Servizi sociali
Esibizionista, a volte violento. «Non ci stava con la testa», a volerlo descrivere come lo dipinge il quartiere di Castello. Specialmente negli ultimi mesi: «I Servizi sociali della prima Circoscrizione lo seguivano da anni: da poco avevamo chiesto al tribunale la nomina di un tutore. Secondo noi non era più in grado di intendere e di volere», racconta la dirigente dell'area Servizi al cittadino Ada Lai.
La richiesta però, è rimasta sul tavolo di qualche magistrato o finita in chissà quale faldone, in coda rispetto ad altri mille casi, magari apparentemente più gravi. Nel frattempo la situazione è degenerata. Nonostante gli assistenti del Comune andassero a trovarlo quasi quotidianamente (almeno tre volte alla settimana) il settantaseienne è stato in grado di attirare a casa propria e violentare un ragazzino di nove anni. E non è servita neanche l'ultima denuncia confezionata qualche giorno fa dai carabinieri: atti osceni in luogo pubblico. Un'abitudine, pare, specialmente negli ultimi tempi. Quando l'alcol era tornato ad essere l'unico compagno.
Qualche anno fa gli assistenti sociali riuscirono a convincerlo ad andare a vivere nella casa di riposo di Terramaini. Un'esperienza che durò pochi mesi. Poi tornò nell'appartamento di Castello, da solo. Sposato, un figlio, non aveva nessun contatto con la famiglia da anni. ( m.r. )
28/08/2010