MERCOLEDÌ, 25 AGOSTO 2010
Pagina 2 - Cagliari
Fabrizio Carta (Cisl) critica gli incrementi dei biglietti Ctm e Arst
CAGLIARI. Viaggiare diventa sempre più difficile. Non solo per chi si deve recare da qualche parte in altre località della Sardegna, ma anche per chi si muove in città. I recenti aumenti del biglietto penalizzano tutti.
Tempi duri per chi si nuove in pullman. I recenti incrementi del biglietto metteranno in difficoltà soprattutto gli anziani e gli studenti. C’è stata una delibera della Regione sulla “Ridefinizione del sistema tariffario del servizio extraurbano di trasporto pubblico locale” che ha disposto gli aumenti dei biglietti sulle linee urbane ed extraurbane.
«Sembra proprio una delibera «dal tipico taglio estivo, presa quando gli utenti leggono poco, perché assenti per ferie o sdraiati sotto gli ombrelloni», precisa Fabrizio Carta, segretario della Cisl. La decisione presa dalla Regione, competente sulle tariffe sulla base della legge regionale del 7/12/2005, «avrebbe costretto il Ctm, ma anche l’Arst e le altre aziende di trasporto pubblico locale a ritoccare il costo dei biglietti in alcuni casi in modo piuttosto pesante».
Inoltre «sono arrivate le più che giustificate proteste degli studenti e delle loro organizzazioni nei confronti del Ctm, ma il provvedimento, al di là della condivisibile lotta all’evasione nel pagamento dei biglietti, arriva di fatto come un fulmine a ciel sereno, proprio in un momento nel quale sarebbe importante non intaccare le già scarse risorse dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, delle famiglie in genere».
In pratica «vi è un’ulteriore attacco alle tasche dei cittadini che, lungi dall’essere incoraggiati ad usare il mezzo pubblico, in numerosi casi troveranno più conveniente l’utilizzo del mezzo privato, magari andando a riempire i parcheggi cittadini a pagamento, intasando il centro della città».
Per questo motivo il giudizio che la Cisl di Cagliari è «assolutamente negativo». In particolare «non vi è stata alcuna discussione preventiva da parte della Regione nei confronti del sindacato, delle associazioni dei consumatori, della società in genere». In secondo luogo la decisione presa dalla Regione, «pur non ancora resa pubblica, è diventata immediatamente operativa, per esempio ad opera del Ctm, anche in questo caso senza preventiva consultazione, forse non obbligatoria, ma a nostro avviso necessaria, dato il periodo di crisi economico sociale, l’aumento delle povertà, la crescita dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e le esigenze degli studenti e della popolazione anziana di Cagliari e del circondario».
I giudizio è netto: «Con politiche di questo genere, non concertate e basate sul solo calcolo dei costi/ricavi, non si incentiva l’utilizzo del mezzo pubblico e si favorisce invece l’aumento del traffico cittadino, danneggiando l’ambiente e la vivibilità della città». Infine «ci saremmo aspettati qualche parola, in proposito, da parte degli Enti proprietari del Ctm». Ma questo no c’è stato.