MERCOLEDÌ, 25 AGOSTO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Marisa Depau: coinvolgere maggiormente Gianfranco Carboni: gestire il cambiamento
CAGLIARI. Negli anni Settanta del secolo scorso il problema centrale era quello della casa. La città vide nascere in ogni rione un comitato di quartiere. Uno dei punti massimi fu l’occupazione del complesso abitativo di via Logudoro (dove oggi ci sono i Carabineiri e la Prefettura). «Io facevo parte di quelle cento famiglie che occuparono quell’insieme di edifici - ricorda Marisa Depau, consiglere comunale del Pd, da sempre in prima fila in favore dei senza tetto - ma il clima e il periodo di allora erano del tutto diversi dall’oggi». Attualmente, infatti, la rinascita dei movimenti di base, più che da (giuste) esigenze rivendicative, nasce da una voglia di partecipare alle cose che interessano il proprio vivere quotidiano. Per molti amministratori si tratta di una perdita di tempo, ma gli studi e le esperienze specifiche (Giovanni Allegretti L’esperienza di Porto Alegre e Paul Ginsborg La democrazia che non c’è) stanno dimostrando che quando si coinvolge, a monte, la popolazione interessata ai cambiamenti, i tempi di realizzazione delle opere diminuiscono.
«I movimenti di base - spiega Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione del centro storico - sono destinati ad aumentare anche perchè dal prossimo anno non vi saranno più le cirsocrizioni per via della Finanziaria. Anche se va detto che a queste ultime non sono mai stati dati poteri adeguati». Secondo Depau la stessa amministrazione dovrebbe prevedere dei momenti di partecipazione in cui coinvolgere i cittadini, «ma senza istituzionalizzare niente». Per Carboni è «senza dubbio positiva l’esigenza di partecipazione, anche se si pone il problema della gestione di questi movimenti. Di certo rappresentano un segnale del distacco, notevole, che c’è tra chi amministra e chi viene amministrato». (r.p.)