Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sindaco, in corsa i big dei partiti

Fonte: La Nuova Sardegna
23 agosto 2010

SABATO, 21 AGOSTO 2010

Pagina 1 - Cagliari

Nel Centrosinistra Sanna, Cabras e Soru, nel Centrodestra Fantola e La Spisa

Da una parte il nodo delle primarie dall’altra l’imprimatur del Cavaliere

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Il centrosinistra è in fermento. L’obiettivo è la candidatura alla poltrona di sindaco per le elezioni amministrative del prossimo anno. In molti chiedono le primarie. Altri tergiversano. E qualcuno teme che i contrari stiano guadagnando terreno. La tradizione, però, vede quest’area scegliere quasi sempre all’ultimo momento.
Intanto fioccano i nomi. Ma bisogna impegnarsi, «fare in modo che le primarie diventino - afferma Gianfranco Carboni, Pd, presidente della circoscrizone del centro storico - un momento di dibattito e unione della sinistra».
La storia. Se si eccettua il socialista Salvatore Ferrara (dal 1975 al 1979) che, nonostante fosse in una coalizione di centro guardava a sinistra, la città è sempre stata governata dai conservatori. Così capita che ogni volta che si avvicinano le comunali, il popolo della sinistra cominci a sognare: se conquistassimo la città... «Bisogna unire l’unibile - sottolinea Carboni - e dare una speranza, un sogno a chi ritiene che una stupenda città come Cagliari meriti di più».
I muretti a secco. Ma non tutti «si muovono in questa direzione. Molti se ne stanno ben coperti o dietro il muretto a secco contro chi si azzarda a tirar su la testa». Insomma rispunta la «dialettica della clava» di vecchia memoria in cui alla fine, continua Carboni, «non vinca il migliore, non vinca nessuno». E trionfi il centrodestra. La situazione, però, può cambiare, a patto che le primarie «si facciano seriamente, ma occorre che ora la coalizione di sinistra centro, senza tentennamenti, si proponga alla cittadinanza con la coalizione, il programma e il leader da presentare alle elezioni». Da qui le primarie.
I nomi. Intanto si fanno alcuni nomi. I primi a circolare sono quelli storici, dei capi corrente: si va da Emanuele Sanna a Paolo Fadda, da Antonello Cabras a Renato Soru, sino a Giorgio Macciotta. Poi il gioco dei possibili candidati è diventato anche il tormentone dell’estate: si è andati da Massio Deiana (preside della facoltà di Giurisprudenza) a Gianfranco Carboni, dai consiglieri regionali del Pd Chicco Porcu e Marco Espa agli ex assessori Massimo Dadea e Maria Antonietta Mongiu, di cui si dice che presenterà una sua lista, vicina a Renato Soru.
Quali primarie? I personaggi interessati sono diversi, ma giustamente: se le primarie vanno fatte, «dovranno essere reali e di dibattito - precisa Carboni - con diverse persone che si confrontano. Anzi, a mio parere dovranno essere aperte a tutti: non solo interne al Pd e al centrosinistra, ma a tutta la società civicle che si riconosce in quest’area. Dovranno essere aperte».
Il centrodestra. Intanto diversi movimenti si stanno facendo anche nel centrodestra. Ada Lai, funzionario dirigente del Comune e animatrice di un circolo culturale femminile, viene considerata la candidata del sindaco Emilio Floris. Poi c’è Massimo Fantola, leader dei Riformatori, che studia da sindaco di Cagliari da diversi anni. Ma ultimamente si è fatto anche il nome dell’attuale assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa e della collega alla Cultura Lucia Baire, e del senatore del Pdl Piergiorgio Massidda. Nel centrodestra, però, giocherà molto la parola di Silvio Berlusconi che, questa volta, memore della sconfitta della Provincia, vorrà dare maggior peso al suo parere.
Le incertezze. Nel centrosinistra, invece, saranno determinanti le primarie. Anche se si deve ancora capire se si faranno, innanzi tutto, poi se saranno solo interne al Pd o di coalizione e che tipo di regole dovranno essere applicate. I nomi fatti sono diversi, ma molti di questi non sono disposti a correre solo per stimolare il dibattito. Eppure, afferma Carboni, «vi sarebbero molti giovani disposti a mettersi in gioco, ma li si emargina».