L'esperto
«Gli psicofarmaci non sono il demonio, una somministrazione attenta e giustificata di questi medicinali migliora nettamente la qualità della vita delle persone, e con rischi molto limitati».
Il professor Leonardo Tondo, psichiatra di fama internazionale, docente alla Harvard Medical School di Boston, non è sorpreso dal fatto che sempre più cagliaritani facciano uso di ansiolitici e antidepressivi. E soprattutto non è allarmato.
Non le sembra che al giorno d'oggi gli psicofarmaci vengano prescritti e assunti con troppa leggerezza?
«A me non risulta. Ci sono varie interpretazioni sul loro crescente utilizzo, che è una tendenza internazionale, e una di queste è che adesso i disturbi ansiosi e depressivi vengono riconosciuti molto di più e molto più precocemente rispetto al passato, per cui aumentano i trattamenti con terapie che sono però assolutamente adeguate. Inoltre le persone che si rivolgono agli specialisti sono sempre molto diffidenti nei confronti dei farmaci, non vedo affatto tutta questa leggerezza».
Eppure c'è chi sostiene che a volte i benefici sono minori dei rischi, come quelli legati alla dipendenza psicologica.
«Questo è un mito da sfatare. In presenza di stati ansiosi o depressivi, più vengono trattati più si riducono i rischi di gravi disabilità o di gesti estremi come il suicidio, senza considerare che sono disturbi che oltre a rendere la vita delle persone molto difficile hanno costi sociali enormi».
Anche quando lo psicofarmaco viene usato esclusivamente per riuscire a dormire?
«Certo, gli effetti collaterali dell'insonnia sono cento volte più gravi di quelli legali all'uso di ansiolitici».
Quindi che si abusi di questi medicinali è solo una leggenda metropolitana?
«Non lo escludo a priori. Ad esempio non sono in grado di dire se da parte dei medici di famiglia non specialisti ci sia un eccesso di prescrizioni di psicofarmaci, questa è un po' una nebulosa. Inoltre spesso in Italia si riesce ad acquistarli in farmacia anche senza ricetta medica, cosa che negli Usa è impossibile. Di certo l'uso eccessivo e non adeguato di qualunque farmaco fa male, ma questo non dipende dal medicinale quanto da chi lo prescrive, e comunque io non vedo una situazione di allarme in questo senso».
Ci spiega la differenza tra ansiolitici e antidepressivi?
«I primi si usano per disturbi ansiosi minori e insonnia, i secondi per disturbi ansiosi più importanti e per quelli depressivi». ( m. le. )
21/08/2010