La denuncia. Nell'oasi naturalistica i servizi per turisti esistono solo su internet. E di domenica niente biciclette
Fermo anche il battello elettrico che naviga nel canale
Pochi servizi e tanta disinformazione in quello che dovrebbe essere «il volano di sviluppo dell'area metropolitana».
Il presidente dice di essere in carica da appena un mese, il direttore (ex) ora occupa una poltrona regionale. Il parco naturale regionale Molentargius-Saline, nel frattempo, va alla deriva. Anche per colpa del tanto pubblicizzato battello elettrico che di domenica dovrebbe portare in giro, tra i canali di quelle che un tempo erano le saline, i turisti o i cagliaritani e invece rimane ormeggiato nella vasca della palazzina della direzione; per non parlare delle biciclette da noleggiare che, sempre nei giorni di festa, sono parcheggiate nelle rastrelliere. Insomma, tanti annunci, senza distinzione di orientamento politico, su quello che negli intendimenti dei politici doveva «diventare il volano di sviluppo dell'area metropolitana». Tutto condito dalla disinformazione del il sito istituzionale www.parcomolentargius.it .
IL BATTELLO ELETTRICO L'idea è di quelle che coniugano il rispetto della natura («il parco è una zona umida di valore internazionale tra le più importanti in Europa, raro esempio al mondo di ecosistema presente in aree fortemente antropizzate ma habitat ideale di molte specie animali, tra cui il fenicottero»), con le esigenze imprenditoriali (l'escursione costa 4 euro per gli adulti e due per i bambini che ancora non hanno compiuto dieci anni): visite guidate a bordo di un battello elettrico alla scoperta di fenicotteri altri uccelli e sistemi di ingegneria idraulica. Un'ottima iniziativa che attrae i turisti, anche grazie a internet. «Tutte le domeniche a partire dal 16 maggio 2010 è attivo il servizio di visite guidate in battello su prenotazione, contattando l'Infopoint al numero 07037919201, via e-mail: ceas@parcomolentargius.it o direttamente presso la sede del Parco». Un'occasione imperdibile per chi in questi giorni ha scelto Cagliari come meta delle vacanze. «Il giro in battello inizia presso la darsena dell'edificio Sali scelti (via La Palma) e ha la durata di circa 45 minuti (10 passeggeri per volta). L'escursione in battello è condizionata dal livello delle maree che determinano la navigabilità lungo i canali del parco. Per raggiungere la darsena è necessario posteggiare la macchina nel parcheggio per i visitatori (200 m dopo l'edificio Sali scelti) e percorrere il sentiero interno». Il primo inconveniente al telefono: una voce registrata invita ad attendere in linea perché gli operatori sono momentaneamente occupati. L'attesa dura diversi minuti, senza che dall'altra parte arrivi una risposta. Per prenotare il giro non resta che andare direttamente in via La Palma. Ed ecco la sorpresa: cancelli sbarrati, battello ormeggiato e bici nelle rastrelliere.
SUBITO UNA SVOLTA Mauro Contini in qualità di sindaco di Quartu è anche presidente del parco di Molentargius. «Il mio è un ruolo temporaneo in attesa di definire i ruoli con Cagliari. Ricopro l'incarico da appena un mese, da quando sono stato eletto. Ho cercato di capire come stanno le cose». Perché le offerte del parco sono al palo? «Ho verificato anch'io questa incongruenza. Mi hanno risposto che d'estate c'è troppo caldo e il servizio non può funzionare», risponde sconsolato Contini. «L'area deve essere il motore di sviluppo dell'area metropolitana, faremo di tutto per mettere in movimento la struttura». Contini annuncia una rivoluzione. «Sono stati assegnati 300 mila euro per la realizzazione di una pista ciclabile che attraverserà il parco e collegherà il capoluogo con Quartu». Sempre che i turisti poi abbiano la possibilità di noleggiare le biciclette.
Dall'altra sponda, il sindaco di Cagliari Emilio Floris, al quale spetta la nomina del direttore (carica ora ricoperta da un funzionario del Comune di Quartu), ammette i disagi. «Stiamo studiando la ripartenza del parco. Ho appuntamento con i sindaci di Quartu, Quartucciu e Selargius per riorganizzare la produzione del sale e ripristinare le saline». Un progetto vecchio di anni mai realizzato. «Servono risorse dalla Regione, questa sembra la volta buona per realizzare importanti innovazioni». Il parco può rivivere anche con ristoranti e punti di ristoro al suo interno? «Con l'intervento dei privati, si potrebbero sfruttare gli edifici già esistenti».
ANDREA ARTIZZU
20/08/2010