Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tasse comunali, federalismo al via

Fonte: L'Unione Sarda
4 agosto 2010

L'aliquota del 25 % alternativa all'Irpef, prevista dalla bozza del decreto, sarà facoltativa

Da gennaio sugli affitti si potrà pagare la “cedolare secca”

Le novità sono contenute in un decreto legge che oggi approda in Consiglio dei ministri e che prevede due nuove imposte municipali.
Arriva la rivoluzione federalista per le tasse comunali. I proventi sugli affitti dal prossimo gennaio non saranno più tassati con l'Irpef: si potrà pagare un'aliquota del 25%, ma la “cedolare” potrà scendere al 20% per i canoni “agevolati” nelle aree ad alta densità abitativa. Per l'aliquota dell'attesa imposta municipale bisognerà invece attendere il 30 novembre e il decreto ministeriale: l'unica certezza è che i comuni potranno aumentare o diminuire il prelievo dello 0,3%, cioè del 3 per mille. L'imposta, poi, si fa in due. Per la “prima” Imu bisognerà attendere il 2014: sarà pagata sul possesso degli immobili (escludendo le prime case) e anche sulle compravendite. In questo caso l'incasso, che finirà nelle casse dei Comuni, sarà del 3% per le prime case e del 7% su tutti gli altri cespiti. Ci sarà poi una seconda Imu, “facoltativa”, che riunirà le attuali imposte sull'occupazione di suolo pubblico e sulle affissioni. Sono queste le principali novità contenute in una bozza del decreto legislativo che oggi approda al Consiglio dei ministri.
IL FONDO «Per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata», si legge nella bozza, «la devoluzione ai Comuni del fisco sugli immobili è prevista la creazione di un fondo per 5 anni. Sarà alimentato, attraverso meccanismi diversi, con alcuni tributi come tassa di registro e bollo, ipotecaria e catastale e l'Irpef sui redditi fondiari.
EVASIONE E AFFITTI Tutto il maggior gettito incassato per l'iscrizione al catasto degli “immobili fantasma” andrà ai Comuni mentre sale dal 33 al 50% la percentuale di “compartecipazione” sugli incassi della lotta all'evasione. Dal 2011 le imposte sugli affitti si potranno pagare con una “cedolare secca”. L'aliquota è del 25%, ma non sono esclusi ritocchi. Il tributo sarà volontario (per chi non ha reddito conviene pagare il 23% dell'Irpef più bassa) e assorbirà le imposte di bollo e di registro. Il versamento è previsto con le stesse date della dichiarazione dei redditi e sarebbe dovuto un acconto dell'85% sul 2011 e del 90% nel 2012.
DUBBI La nuova modalità di tassazione degli affitti, con una cedolare al 25%, provoca dubbi e critiche sia dai proprietari immobiliari, sia dai sindacati degli inquilini. I primi temono un aumento delle tasse mentre i secondi chiedono sgravi anche per gli affittuari. Per l'associazione dei proprietari, Confedilizia, la cedolare «rischierà di fallire l'obiettivo di aprire il mercato della locazione, consentendo solo ai Comuni di far cassa». Per il Sunia favorirebbe solo i proprietari più ricchi.

04/08/2010