Partito il bando per la gestione del terminal realizzato al molo Ichnusa e finora mai utilizzato
Ma l’Ascom protesta: «In via Roma i negozi ci sono già, ricorreremo»
CAGLIARI. Non c’è ancora il fondale sufficiente, le grandi navi da crociera non possono attraccare al molo Ichnusa. Ma per la gestione del terminal, destinato a diventare un piccolo polo commerciale, la fretta ha prevalso sull’attesa: c’è il bando di gara, in autunno la struttura e i cinquanta parcheggi realizzati tre anni fa e mai utilizzati avranno un titolare che li farà vivere. La formula è quella della concessione demaniale, la durata sarà di quindici anni. Ma già all’orizzonte si profila un ricorso al Tar, culmine di una polemica che coinvolge l’Autorità portuale, la Camera di Commercio e la Confcommercio. Il leader dei commercianti Giancarlo Deidda si è espresso senza mezzi termini: «Non vogliamo un polo commerciale all’interno del porto, slegato dal traffico passeggeri e merci». I commercianti non lo vogliono perchè significherebbe una forte concorrenza nei confronti dei negozianti di via Roma: «Quella struttura - conferma Lino Bistrussu, vicepresidente dell’Ascom - è stata costruita per fornire servizi ai crocieristi, non come centro commerciale. In via Roma i negozi ci sono e sono in difficoltà come tutti, in questo momento. Nessuno sente il bisogno di un’altra cittadella mercato». Perchè la situazione è questa: quando il terminal venne costruito - il presidente dell’authority era Nino Granara - nessuno si preoccupò del fondale. Basso, talmente basso da rendere impossibile l’attracco di navi da crociera gigantesche, con un pescaggio molto più esigente. Non solo: il fondale risultava e risulta interessato da emergenze archeologiche e per di più ingombro di ‘corpi morti’, le ancore a perdere delle navi militari. Insomma: prima di pensare a un terninal crociere sarebbe stato necessario bonificare il fondale e renderlo accogliente per i giganti del mare. Niente di tutto questo: cinque milioni spesi generosamente per realizzare la struttura, poi si vedrà. Ora si è visto: a quel molo possono avvicinarsi solo poche navi ma il presunto beneficio portato dalle fiumane di crocieristi in transito non andrebbe neppure più ai negozianti della Marina perchè l’autorità portuale vuole affidare la gestione del terminal a un gestore unico: «Non so se esista una norma che vieta questa scelta - taglia corto Bistrussu - ma è certo che per i commercianti non è opportuna e andrebbe rivista».
Ma tant’è. Il bando prevede bar, pizzeria con servizio al tavolo, ristorante e sala convegni. Una struttura polifunzionale - è scritto nelle linee guida del bando - che potrà prevedere negozi in aperta concorrenza con gli operatori di via Roma. Non solo: dopo due anni, con l’autorizzazione dell’Authority, le attività potranno essere modificate. C’è infine la gestione della sala congressi: la Camera di Commercio, per bocca del presidente Deidda, chiede che sia concessa solo per manifestazioni che riguardano la nautica. Qui la concorrenza è con la Fiera. Ma la protesta per adesso è finita nel nulla: il comitato portuale ha approvato il bando con qualche assenza sospetta. A settembre si vedrà.