Giovedì scorso la riunione dei dirigenti e dei circoli. Il segretario Marcialis: «Allargheremo la coalizione»
Ufficialmente non era un argomento all'ordine del giorno, ma il tema delle primarie non poteva che essere uno degli argomenti principali della riunione dei dirigenti e dei circoli del Partito democratico di giovedì scorso. Più di tre ore di discussione, nella sede di via Emilia, durante le quali si è parlato della selezione dei candidati e degli apparentamenti. «La strada tracciata è quella dell'allargamento delle alleanze. Penso ai partiti che in passato ci hanno affiancato nel centro sinistra, ma non solo», dice il segretario cittadino Yuri Marcialis. I Riformatori? «Non fanno parte degli alleati storici: comunque non si può parlare di unioni elettorali senza programmi, dobbiamo confrontarci su obiettivi e cose concrete». In attesa di capire come andrà a finire il gioco delle alleanze, il discorso sulle primarie ha subìto una brusca frenata. «Prima dobbiamo formare la coalizione e capire da chi sarà composta». Il segretario ha già iniziato a incontrare i vertici degli altri partiti per sondare il terreno. Ma all'interno del Pd c'è chi ricorda che le primarie si devono fare per statuto e «molto dipenderà anche da quello che succederà in campo nazionale», come spiega Chicco Porcu, favorevole a farle («e siamo in maggioranza», afferma) e quelli che preferiscono prendere tempo. Come Claudio Cugusi: «Le primarie sono una buona pratica democratica ma non l'unica. Non devono essere un feticcio. Se saranno utili per arrivare a scegliere un efficace candidato sindaco, il Pd come le altre forze democratiche e civiche le promuoveranno di certo. Ma non dobbiamo avere ansia di indicare nomi o metodi: un buon programma condiviso, forte ma non ideologicizzato è il miglior viatico per chiedere ai cagliaritani il governo della città». La parola chiave per ora sembra essere «polo civico», ovvero un grande patto dove troverebbero spazio la coalizione di centro sinistra più le liste cittadine. Una posizione più netta dovrebbe uscire dall'assemblea fissata per il rientro dalle vacanze, il 9 settembre. E entro il prossimo mese dovrà essere definita anche un'ossatura di alleanze: l'obiettivo è quello di arrivare con un orientamento preciso alla “Festa democratica degli enti locali”, che si terrà in città dal 10 al 20 settembre e che vedrà la presenza dei big nazionali del Pd. Sempre a settembre, inizieranno a lavorare anche i gruppi di lavoro che dovranno dare il proprio apporto al programma per le comunali del 2011. ( m.r. )
01/08/2010