Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari Mariposas sulla riva di Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
29 luglio 2010

Il romanzo di Sergio Atzeni
Voce recitante, chitarra, live electronic, fiati in scena il 3 agosto al Lazzaretto di
La Cagliari di Sergio Atzeni e i suoni metropolitani, in sottofondo a due adolescenti che cercano di volare e staccarsi da una realtà cittadina di periferia. Un omaggio allo scrittore e la voglia di raccontare il riscatto dietro il degrado, fondendo i suoni alle parole. Il musicista Andrea Congia dell'associazione culturale Figli d'arte Medas riaffronta Atzeni e stavolta propone Bellas Mariposas , lettura musicata dell'ultimo racconto scritto da Atzeni. L'appuntamento è per martedì 3 agosto, alle ore 21, al Lazzaretto di Sant'Elia. Per l'occasione sarà l'attrice Camilla Soru a rievocare le voci di Caterina e Luna, accompagnata dalle musiche di Baska, la nuova formazione nata nello scorso settembre che vede insieme Congia alla chitarra classica, Arrogalla Bentesoi (live electronic e dubbing) e Massimo Loriga (flauto traverso, sax, sulitu, trunfa e armonica).
Il luogo e la data non sono una scelta casuale. Atzeni chiama «Santa Lamenera, periferia de Kasteddu» il quartiere in cui si svolgono i fatti.
«Tra le righe abbiamo inteso Sant'Elia», spiega il chitarrista e compositore cagliaritano. Hanno voluto il recital lo stesso giorno, il 3 agosto, in cui si svolge la vicenda che mescola lingua italiana e registro da contesto sub-urbano cagliaritano. Un punto di svolta nell'evoluzione dell'opera dello scrittore. «Abbiamo scelto la coniugazione di parole e musica, come nella nostra vocazione artistica», afferma Congia.
Meglio arrivare alle 20. Precede e segue lo spettacolo un'ambientazione sonora creata da Arrogalla Bentesoi. Il produttore electro dub di Quartu Sant'Elena la illustra: «Abbiamo cercato di cogliere le sonorità urbane di periferia e tradurle in chiave raffinata, aggiungendo registrazioni fatte in spiaggia, in Piazza Repubblica, in gelateria. Insomma, nei luoghi narrati». Nel recital è originale l'elemento musicale di una formazione composta da tre musicisti provenienti da esperienze musicali radicalmente diverse. Oltre le armonie e le dissonanze di Andrea Congia e l'elettronica di Arrogalla Bentesoi ci sono gli strumenti a fiato di Massimo Loriga. «Il mio è un apporto melodico ed etnico», afferma il polistrumentista oggi dei Nur, ma già noto per le esperienze dei Kenze Neke e degli Uninvited. La miscela sonora? Dub e lo-fi che si intrecciano con atmosfere psichedeliche, progressive e popolari sarde. Un'operazione che si annuncia curiosa. A sentirli parlare, queste mariposas sono farfalle metropolitane da inseguire sotto casa, sino alla periferia, sino al mare che respira fuori dal Lazzaretto.
MANUELA VACCA

29/07/2010