Centrodestra. Ugo Storelli, capogruppo di Forza Italia
Ugo Storelli, medico, 56 anni, direttore sanitario della Asl 8, è un forzista della primissima ora. Consigliere comunale dal '94, è capogruppo di Forza Italia, un partito tenuto in vita artificialmente solo in via Roma, lato Municipio, a dispetto dei predellini.
È consapevole delle gravi difficoltà in cui versa la coalizione, sfibrata dalle inchieste giudiziarie e da divisioni interne, ma conta, dice, sul fatto che «nei 16 anni di governo di centrodestra la città è stata trasformata».
Non tutti sono d'accordo.
«Forse ci siamo assuefatti, ma ricordate che cos'era Cagliari 15 anni fa?».
Ce lo ricordi.
«Castello, Marina e Villanova erano off limits oggi grazie ai nostri interventi sono il cuore di una città turistica. Turistica davvero, come dimostrano i dati: sa che tra il 2008 e il 2009 siamo stati la città europea con il maggior incremento turistico?».
Merito anche dei vettori low cost.
«Ma secondo lei gli aerei o le navi da crociera arrivano da soli o la loro presenza è figlia di una pianificazione e di una strategia politica? E dove sarebbero andati i turisti se non ci fossero stati i centri culturali, i teatri, il porto, gli eventi che questa amministrazione ha organizzato e sta organizzando?».
C'è il rovescio della medaglia: la disoccupazione giovanile da record, lo spopolamento e l'emigrazione dei giovani nelle periferie, la mancanza di piano del litorale e di piano del centro storico, il costo elevato dei servizi, le strade in cattive condizioni.
«Intanto bisogna considerare le vicissitudini che abbiamo attraversato negli ultimi anni: l'ostracismo di Soru, la grave crisi economica. In questo contesto abbiamo mantenuto bilanci sani nel rispetto del patto di stabilità, abbiamo politiche sociali di primo livello».
Ma i giovani vanno a vivere nell'hinterland e a cercare lavoro fuori.
«Ormai dobbiamo ragionare in termini di area metropolitana, considerare normale abitare a Quartu o Selargius. semmai, come abbiamo fatto, occorre migliorare mobilità e trasporti per collegare meglio la cinta urbana e, di contro, puntare al miglioramento del centro di Cagliari, come abbiamo fatto».
E la Cagliari senza periferie ipotizzata dal sindaco nel 2001?
«Io la vedo: a Pirri, ad esempio, vedo un centro culturale e un parco che prima non c'erano».
E Sant'Elia, San Michele, Is Mirrionis?
«Sant'Elia è al centro dei nostri pensieri. Sullo stadio, che doveva essere il fulcro della rinascita, siamo stati penalizzati dalla mancata approvazione della legge Melandri, dalle valutazioni patrimoniali e dalle discussioni infinite in consiglio sui centri commerciali. E mentre noi discutevamo nell'hinterland nascevano Le Vele, la Corte del sole e via elencando».
A proposito di discussioni infinite: non siete riusciti a costituire il gruppo Pdl.
«Perché se i vertici non stabiliscono regole ci si perde sempre in discussioni sulle virgole e si viene trascinati dalle correnti».
Vuol dire che prevale l'egoismo dei singoli?
«Esatto».
C'è già chi sta lavorando alla costruzione di liste civiche.
«Si deve chiarire subito, attraverso regole certe, se le liste dopo le elezioni devono confluire nel Pdl».
Altrimenti?
«Si creano tanti partitini e tanti leader che rivendicano posti al sole e rendono impossibile governare».
Chi sarà il sindaco?
«Niente nomi e niente fughe in avanti. Vorrei solo che accelerassimo con la composizione delle fratture, con la creazione delle regole condivise per indicare un candidato entro ottobre». (f.ma.)
25/07/2010