Calamosca. Più controlli. Sistemate nuove barriere
Ogni giorno gli agenti della polizia municipale e gli uomini della Protezione civile allontanano dal costone sotto il faro, dove sono avvenuti i crolli, decine di bagnanti incuranti del pericolo.
Impossibile resistere alla bellezza delle calette di Calamosca, sotto il faro: bagnanti temerari sfidano il pericolo e, nonostante transenne e nastro bianco-rosso, prendono il sole e fanno il bagno in mare nelle zone vietate alla balneazione. «Dopo l'ultimo crollo», commenta sconsolato il comandante della polizia Mario Delogu, «stiamo intervenendo tutti i giorni per allontanare le persone dalla zona pericolante». E l'assessore all'Ambiente, responsabile della Protezione civile, Gianni Giagoni, annuncia: «Stiamo valutando la possibilità di chiudere meglio le calette a rischio creando delle barriere che non possano essere spostate».
INTERVENTI Per impedire l'accesso nella zona dei crolli dovrebbe piazzare una pattuglia che vigili ventiquattr'ore su ventiquattro. «Passiamo spesso», spiega Delogu, «con agenti in moto e con i mezzi a mare. Ogni volta che arriviamo qualcuno ha superato transenne e nastro e si è sistemato sotto il costone. Li mandiamo via, ma è un provvedimento momentaneo. Un'ora dopo la situazione è come prima».
LA RIUNIONE Polizia municipale e uomini della Protezione civile ieri mattina si sono incontrati per fare il punto della situazione. L'assessore Giagoni ha sottolineato che si stanno prendendo in esame eventuali interventi: «Un'ipotesi è quella di montare dei tubi innocenti per fissare le transenne ed impedire che vengano spostate». Ma il responsabile della Protezione civile ha una speranza: «Ci appelliamo al senso civico delle persone. Dovrebbero evitare di entrare nelle aree vietate. È nel loro interesse. Sono loro che rischiano. In collaborazione con i vigili urbani passiamo spesso per dei controlli e mandiamo via i bagnanti. Ma non possiamo presidiare la zona tutto il giorno». Intanto si studia un modo per mettere in sicurezza il costone di Calamosca: «È un argomento», spiega Giagoni, «che sta affrontando l'assessorato ai Lavori pubblici con la Regione».
L'INTERROGAZIONE Intanto i consiglieri comunali del Pd hanno presentato un'interrogazione urgente sui crolli nella zona del promontorio di Sant'Elia. «Solo per pura coincidenza», scrivono Andrea Scano, Claudio Cugusi e Goffredo Depau, «domenica non si è verificato un grave incidente». Per questo i consiglieri chiedono al sindaco e alla giunta «quali studi di tipo geologico il Comune abbia effettuato in questi anni e quali misure intenda prendere per tutelare la sicurezza dei cittadini?» (m. v.)
22/07/2010