Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sardegna poco virtuosa

Fonte: L'Unione Sarda
20 luglio 2010


Dall'Osservatorio per lo sviluppo sostenibile

 È stata presentata la classifica dei Comuni italiani più turisticamente sostenibili e più virtuosi. La Sardegna ha ottenuto posizioni rilevanti nell'elenco delle città virtuose, cioè quelle che sono sì attente alla sostenibilità turistica ma contemporaneamente nel turismo spendono più e meglio. Tra le località isolane compaiono Cagliari e Olbia. Ai primi posti per la sostenibilità Urbino, Rimini e Ravenna. Milano solo quinta, Venezia nona e Palermo decima. Altre delusioni sono arrivate per Roma (12° posto), Torino (18°) e Napoli (19°).
Lo studio è stato promosso dall'Ente Bilaterale Nazionale turismo e condotto dall'Osservatorio Nazionale Spesa Pubblica e Turismo sostenibile. Due gli anni impiegati per elaborare i dati derivanti dagli indici tenuti sotto controllo: spesa pubblica nel settore e il legame con occupazione, società, economia e ambiente locale.
Soddisfazione è stata espressa da Emilio Floris, sindaco di Cagliari e delegato Anci al turismo: «In un periodo in cui si fa un gran parlare di sviluppo sostenibile da una parte e di sprechi delle amministrazioni pubbliche dall'altra, è bello poter enumerare Comuni virtuosi per quanto riguarda l'impiego delle risorse». La Sardegna registra però un primato negativo: nella classifica finale l'ultima posizione spetta a Tempio. Nella valutazione sono stati presi in considerazione gli indici relativi a ricettività, accessibilità in termini di infrastrutture, rischio e qualità ambientale. Altri elementi sui quali gli esperti hanno lavorato sono l'attrattività naturalistica e storica-paesistica, oltre all'aspetto economico, analizzando la caratterizzazione delle imprese turistiche locali. Complessivamente, la regione con più città virtuose è risultata l'Emilia Romagna.
Partendo da questa classifica si potrà prendere spunto per dirigere e gestire al meglio i flussi finanziari destinati al turismo: «Si devono destinare risorse adeguate per tutelare, conservare e gestire in modo esemplare il patrimonio inestimabile di cui il Paese gode ed occorre un aggiornamento continuo e una verifica costante del carico sostenibile di presenze turistiche nelle nostre città», ha concluso Floris.

20/07/2010