Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sassarini-poliziotti nei rioni di Roma

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2008

Controlli in periferia affidati a 250 uomini della Brigata Sassari
Per tutto il mese d'agosto un contingente di 250 fanti della Brigata Sassari controllerà le strade della Capitale.

La marcia su Roma della Brigata Sassari inizia ad agosto. Per un mese, non di più, un contingente di duecentocinquanta militari sardi affiancherà la polizia e i carabinieri nei controlli dei quartieri periferici della capitale. Nell'operazione "Strade sicure" saranno coinvolti gli uomini dei tre reggimenti della gloriosa brigata: del 151° Reggimento di Cagliari, del 152° di Sassari, ma anche una compagnia del 5° Reggimento genio di Macomer, mobilitati fino a maggio fa nella raccolta dei rifiuti a Napoli e provincia. Fino a settembre dunque i sassarini saranno impegnati nelle "pattuglie miste" studiate dai ministeri della Difesa e dell'Interno per tenere sotto controllo costante le strade delle grandi città italiane. Soprattutto durante la notte.
LA PARTENZA I sassarini sono pronti alla partenza. La chiamata da Roma è arrivata la scorsa settimana e le tre compagnie che saranno impegnate nell'operazione si stanno già preparando alla missione. Il 4 agosto i fanti della brigata dovranno essere schierati nella capitale, a disposizione del prefetto. Per il momento lo Stato maggiore della Difesa ha richiesto un contingente di circa duecentocinquanta militari, ma ancora non si sa bene quanti mezzi saranno necessari per i controlli quotidiani. Tutti i dettagli dell'operazione saranno stabiliti dal prefetto di Roma, che dovrà decidere anche in quali zone della capitale dovranno essere impegnati i fanti della Brigata Sassari. La prima ipotesi, comunque, è che i dimonios saranno dislocati nella zona di Tor Bella Monaca.
I CONTROLLI All'operazione "Strade sicure", che interesserà tutte le principali città italiane, parteciperanno in tutto duemilacinquecento fanti dell'esercito. I militari avranno compiti di sicurezza e ordine pubblico, potranno identificare e perquisire le persone e le auto, ma non avranno funzioni di polizia giudiziaria. Gli arresti dovranno essere eseguiti dalla polizia o dai carabinieri e i sospettati dovranno essere accompagnati nei commissariati o nelle stazioni dei carabinieri più vicine. E tutti i provvedimenti di sequestro dovranno essere convalidati dalla magistratura entro quarantotto ore. I fanti-poliziotto entreranno in azione ogni giorno nelle ore serali: tra le 18 e le 2 del mattino. Dovranno organizzare il presidio fisso nei "luoghi sensibili", i posti di blocco nelle strade e il pattugliamento delle zone diventate il quartier generale di spacciatori e rapinatori.
IL CONTINGENTE Per tenere sotto controllo i quartieri delle città, il governo ha scelto di mobilitare i reparti che hanno già partecipato alle missioni all'estero. E gli uomini della Brigata Sassari sono tra i primi ad aver ricevuto la chiamata. A loro sarà affidata la sorveglianza della periferia della capitale per prevenire fenomeni di microcriminalità: dai furti ai reati legati alla prostituzione. Il decreto del governo consente l'impiego dei fanti dell'esercito per sei mesi, ma per il momento i militari sardi rimarranno nella capitale per trenta giorni. Non è escluso comunque che un nuovo contingente di sassarini sia chiamato a Roma per la seconda fase dell'operazione.
IN SARDEGNA Accantonata, almeno per ora, l'idea di coinvolgere i militari anche a Cagliari e a Sassari. In un primo momento, quando il ministro della Difesa Ignazio La Russa aveva progettato le pattuglie miste nei centri urbani, anche le due più importanti città sarde erano state inserite nell'elenco.
L'intenzione era quella di coinvolgere gli uomini dell'esercito nei quartieri cagliaritani di Sant'Elia e San Michele, dove il malessere sociale e la microcriminalità creano le maggiori preoccupazioni. Le rapine, la prostituzione, lo spaccio di droga e l'immigrazione clandestina sono le uniche emergenze di ordine pubblico che riguardano la Sardegna. Il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, nelle scorse settimane aveva chiesto che l'operazione "Strade sicure" interessasse anche la sua città, ma per il momento i soldati non saranno impegnati nel controllo dei centri abitati isolani. Tant'è che i militari della Brigata Sassari dal mese prossimo saranno schierati nelle strade di Roma.
NICOLA PINNA

23/07/2008