Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Un’isola di talenti: lo dimostra il successo di Marco e Valerio»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 luglio 2010




Luca Zanforlin, tra gli autori del programma che ha lanciato Carta e Scanu, arriva in Sardegna con i ragazzi dell’ultima edizione Giovedì a Cagliari e sabato a Cabras

FABIO CANESSA

Un po’ fratello maggiore, un’ po padre. Confessore e amico degli «Amici». Di quei ragazzi protagonisti del talent show di Maria De Filippi che in lui vedono un punto di riferimento. Con loro, d’altronde, Luca Zanforlin - autore del programma e da alcuni anni conduttore della striscia pomeridiana - è abituato a passare dieci ore al giorno, per un anno intero con quelli più bravi che riescono ad arrivare in fondo. Come Marco Carta e Valerio Scanu che Zanforlin ha visto crescere all’interno della scuola. «E continuo a sentirli con piacere», precisa al telefono da Crotone dove ieri ha fatto tappa «Amici in tour 2010» che si prepara a sbarcare in Sardegna: giovedì a Cagliari, in Piazzale Paolo VI, e sabato a Cabras, in Piazza Stagno.
A partire dalle 21, in entrambe le date, il pubblico potrà assistere ad esibizioni preparate durante la nona edizione del programma e riviste per questo evento itinerante. Protagonisti gli allievi dell’ultima stagione: Matteo, Pierdavide, Loredana, Emma, Stefano, Elena, Rodrigo, Enrico, Grazia, Borana, Michele, Stefanino, Angelo, Anna, insieme ai professionisti Martina, Eleonora, Josè e Amilcar ed alcuni degli insegnanti della scuola. Ma anche lui, Luca Zanforlin, conduttore dell’avventura estiva dei ragazzi di «Amici».
«Un’avventura - sottolinea l’autore - che sta andando benissimo, con un ottimo riscontro di pubblico. Abituati alla televisione, alle esibizioni davanti a un numero limitato di persone, solo quando scendiamo in piazza ci rendiamo conto davvero del calore della gente. E devo dire che al sud si avverte più forte rispetto al nord Italia».
Il tour di «Amici» arriva quindi in Sardegna: «Una regione - confessa Zanforlin, ferrarese di nascita - a cui mi sento particolarmente legato. In vacanza vado sempre a Villasimius. La prima cosa che farò all’arrivo nell’isola sarà andare a fare un bagno a Mare Pintau, prima dello spettacolo di giovedì a Cagliari che mi fa ricordare quello con Marco dopo la sua vittoria: era stato un delirio».
Quel Marco è ovviamente Marco Carta, il giovane cantante cagliaritano che ha trionfato nell’edizione di «Amici» del 2008, prima di partecipare e vincere il Festival di Sanremo l’anno successivo. Com’è successo, dodici mesi dopo, al maddalenino Valerio Scanu che la vittoria al talent show l’aveva sfiorata nel 2009 piazzandosi secondo dopo Alessandra Amoroso. «Due ragazzi diversi - evidenzia Luca Zanforlin - ma che sono entrambi simbolo della Sardegna per la stessa volontà, caparbietà tipicamente sarda. Per quella rabbia, quella voglia, quel qualcosa in più da raccontare che nel sud Italia è maggiore. Con Marco c’è stato un rapporto anche conflittuale, ma paterno. Mi è stato subito simpatico, dai primi giorni. Strafottente e ribelle. Io preferisco i ragazzi con un carattere particolare a quelli tutti equilibrati. In Valerio invece mi ci sono ritrovato. Le sue fragilità, quelle di un ragazzo di 19 anni, che cerca di mascherarle».
Usciti dalla scuola i due giovani cantanti hanno subito fatto successo: «La loro esperienza - dice l’autore - dimostra che la Sardegna è una terra ricca di talenti. Siamo orgogliosi quando i ragazzi sono dentro, del percorso che fanno e ancora di più quando sono fuori e dimostrano di camminare da soli. Vuol dire che non ci siamo sbagliati».
Dopo l’estate il programma tornerà per la decima edizione: «Siamo in fase di provini - sottolinea Zanforlin - anzi di approfondimento. Ci sarà una grossa novità che nessuno sa ancora: due circuiti distinti e quindi due vincitori, per il canto e per il ballo». Il talent show festeggierà così i dieci anni di vita in cui è diventato appuntamento fisso per milioni di telespettatori. Qual è il segreto? «Faccio l’autore da 16 anni - conclude Luca Zanforlin - e credo che la particolarità di “Amici” sia questa: segue l’onda, lo guardi, lo osservi crescere. Non è scritto come gli altri».