Tango en burlesque con Amador Incanti fra i passi di danza nella notte del Civico di Castello
Tango en burlesque, al Teatro Civico di Cagliari. “Amador”, secondo spettacolo del ricco menù del Rosso Tango Art Festival, inizia coi protagonisti che sbucano dal fondo della platea e salgono coi loro strumenti sul palcoscenico: laddove subito si materializza un giocoliere chiuso dentro una grande bolla di plastica trasparente Il principe clown (un abilissimo Fredrich Zipperlin) inghiotte palline, le espelle, le riacchiappa, le mette in orbita cedendo poi il passo agli energici colpi di un flamenco sonoro, ad alcuni tanghi acrobatici ( uno eseguito sul piano di un piccolissimo tavolino ), a un delizioso numero che vede i ballerini danzare nel buio tenendo puntate le pile sulle scarpe bianche.
Virtuosismi da prestigiatore, inframmezzati dai passi della chacharera e dalla milonga, come dal roteare delle boleadoras, in origine temibili armi, in uno show sorridente e ironico. Esiste un tango buffo, dimostra la compagine di “Amador”: Ernesto Terri, Cynthia Fattori, Melina Brufman, Claudio Gonzales, Bruno Tombari, Mariangeles Caamaño, Victor Simon, Cesar Omar Silva. Il Festival ideato da Alessandra Curreli e Sonia Deidda ha avuto una anteprima al Civico lunedì 5 luglio, con “Alas de Tango”. Ovvero, le musiche di Piazzolla eseguite da Marcello Melis al pianoforte e da Fabio Furia al bandoneon. A dar corpo ai celebri brani Le quattro stagioni , Michelangelo , Verano porteño , le coreografie di Eloy Souto e Laura Elizondo.Chi non è andato a teatro, ha potuto seguire, sulla terrazza del Bastione, una bella selezione di film a tema tanguero e la mostra fotografica allestita dalle Cantine Contini sulla storia dell'azienda vinicola nata nel 1898. E ancora, ogni sera, assistere alle esibizioni dei maestri argentini e di altri specialisti nella -peraltro afosa- Galleria Umberto I, meglio nota ai cagliaritani semplicemente come Passeggiata coperta.
Il grande nemico della manifestazione era il Mondiale di calcio. Pericolo neutralizzato da un grande schermo che trasmetteva le partite prima della nottata danzante e dunque arginava le possibili defezioni dei tifosi. Da segnalare, come cortesie per gli ospiti, la possibilità per le dame scompagnate di trovare un tango boy per le lezioni. Disponibilità, orari e turni, erano affissi in bacheca.
ALESSANDRA MENESINI
11/07/2010