Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'Anfiteatro e gli onorevoli privilegi

Fonte: L'Unione Sarda
5 luglio 2010

Comune. La richiesta, con tanto di indicazione delle sedie prescelte, indirizzata alle associazioni che organizzano eventi
Lettera di un dirigente: «Vogliamo 62 posti omaggio»
Il sindaco prende le distanze: «Di quella lettera non apprezzo né la forma, né la perentorietà. Sbagliato giustificare così tanti biglietti-omaggio con questioni legate a rappresentanza e doveri di servizio».
Onorevoli privilegi, li chiama qualcuno. Biglietti e parcheggi allo stadio, al Palazzetto dello sport, a teatro. E anche per i concerti estivi. Del resto, si è sempre saputo e tollerato. Sindaco e giunta comunale fanno rappresentanza, qualche funzionario deve controllare che tutto vada bene. E poi da accontentare ci sono richieste che arrivano dall'universo-mondo.
I POSTI OMAGGIO Ma la circolare che il dirigente dell'assessorato a Cultura e Spettacolo Mimmo Solina lo scorso 29 giugno ha inviato a otto associazioni culturali che si occupano di organizzare gli eventi estivi all'Anfiteatro romano non si era mai vista: «La convenzione vigente tra questa amministrazione comunale e la Società coop Sardegna Jazz (che ha ottenuto la gestione per l'estate 2010) riserva 62 posti in platea a favore del Comune, per motivi di servizio e rappresentanza - scrive il funzionario - suddetti posti, meglio specificati nell'elenco e nella piantina allegati alla presente, dovranno essere esclusi dalla vendita e i relativi biglietti dovranno essere consegnati, in busta chiusa, nelle mani dello scrivente dirigente o alle segretarie dell'assessorato».
I PUNTI CHIAVE Richiesta irrituale, ammettono da ambienti della Giunta comunale, soprattutto in tre punti: il numero dei biglietti (in passato oscillavano tra i 25 e i 40), l'individuazione dei posti con l'allegato-piantina e, soprattutto, la gestione diretta dei pass gratuiti da parte del dirigente. I posti sono individuati al centro della platea: quelli che vanno dal 5 al 38 nella fila 10, dal 17 al 34 (esclusi il 19 e il 20) in quella 11 e dal 17 al 32 (esclusi il 23 e 24, il 27 e il 28) in quella 12.
Dal Comune commenti imbarazzati ma netti: «Cado dalle nuvole, non ne sapevo nulla - dice il sindaco Emilio Floris - di quella lettera non apprezzo né la forma, né la perentorietà. Credo anche sia sbagliato indicare un numero-standard di biglietti omaggio e giustificare l'esigenza con questioni legate alla rappresentanza e ai doveri di servizio».
GLI IMBUCATI Anche perché, spesso, i posti riservati alle autorità sono occupati da persone “esterne”, che vengono di volta in volta beneficiate: «Il punto non è tanto questo - conclude il primo cittadino - credo che l'approccio debba essere diverso. Può essere normale che gli organizzatori abbiano piacere ad avere in platea il sindaco, il presidente della Regione o altre autorità, ma non credo che il Comune debba pretendere con toni ultimativi un numero di posti così elevato, per giunta scegliendoli tra i migliori. Poi le esigenze di rappresentanza cambiano di volta in volta: ci sono occasioni nelle quali la richiesta è inferiore o meno motivata».
LA GIUSTIFICAZIONE Il dirigente Mimmo Solina, dice di essere stupito dal fatto che qualcuno possa stupirsi: «Funziona da anni così, non capisco cosa ci sia di male - si giustifica - poi quella richiesta non è solo per conto del Comune ma riguarda anche Regione, Teatro lirico e altri enti. Se crea tanti problemi vorrà dire che quella circolare verrà ritirata». Sessantadue posti da dividere con gli altri? «Strano anche questo - chiosa il sindaco - perché dobbiamo essere noi a fare la domanda per la Regione e il Lirico?».
ANTHONY MURONI

03/07/2010