Cappellacci: «Tuteliamo lo sviluppo e l'emergenza sociale»
Via libera alla manovra, la Giunta regionale approva il disegno di legge che corregge il bilancio del 2010. La spesa si riduce di 380 milioni, in arrivo giri di vite per tutti gli assessorati. Scompaiono l'Agenzia delle Entrate, la Conservatoria delle Coste, Sardegna Promozione e l'Osservatorio Economico. L'azione economica di viale Trento arriva dopo i tagli imposti dalla manovra nazionale che ha ridotto i trasferimenti alle regioni. La Giunta, però, considera determinante anche il minor gettito legato alle entrate fiscali «causato dalla crisi economica». Ora il provvedimento firmato in viale Trento passerà all'esame del Consiglio regionale.
I TAGLI Non è ancora ufficiale lo schema dei tagli, ma interesserà un po' tutti gli assessorati. Il piano di riduzione della spesa investirà soprattutto turismo, agricoltura, artigianato e cultura. In viale Trento fanno sapere che la manovra «mantiene le scelte strategiche alla base dell'azione di governo». Non subiranno interventi «le politiche per lo sviluppo, per le infrastrutture, per il contrasto alla povertà e per il lavoro». Molte voci di spesa verranno articolate soltanto al momento del trasferimento del ddl in Consiglio. La Giunta ha dato mandato all'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa «di presentare in commissione Bilancio appositi emendamenti».
LA LINEA DI CAPPELLACCI Il presidente della Regione spiega che «la manovra introduce azioni strutturali finalizzate a una maggiore razionalizzazione» del bilancio. Un piano di contrazione che non dovrebbe però toccare i punti nevralgici della spesa regionale: «Privilegiamo lo sviluppo e il mantenimento delle azioni di governo volte a contrastare l'emergenza economico-sociale», puntualizza Ugo Cappellacci. «Quella che si apre è una stagione di grande responsabilità» e «vogliamo testimoniare l'attenzione, non solo per le fasce più deboli, ma anche verso tutte le azioni legate a una visione strategica dello sviluppo». Il governatore chiede l'impegno «dell'intera classe dirigente sarda». Servono «comportamenti coerenti e il massimo di condivisione generale per affrontare questa stagione difficile».
«SCELTA OBBLIGATA L'assessore alla Programmazione fa il punto sulle dinamiche che hanno portato alla manovra correttiva: «Il bilancio di previsione per il 2010», afferma La Spisa, «è stato elaborato nel 2009, sulla base di previsioni di entrate derivanti dalle quote di compartecipazione al gettito fiscale». Ma «oggi devono tener conto della crisi economica: il calo del Pil produce la diminuzione delle riscossioni di imposte e conseguentemente delle spettanze della Regione». Così, per l'assessore, «la manovra approvata dalla Giunta si rende necessaria», perché «la nostra è una regione a statuto speciale che ha entrate originarie e non derivate, come le altre regioni». La Spisa osserva poi che, «a fronte delle riduzioni di entrate, occorre puntare al contenimento della spesa dell'anno in corso e quella per il 2011». Un obiettivo «che verrà raggiunto attraverso cancellazioni di alcune spese di minore importanza o col differimento delle stesse a esercizi successivi».
SALTANO LE AGENZIE Il piano della Giunta prevede la cancellazione dell'Agenzia regionale per le entrate, istituita nel 2006 come organo tecnico-specialistico a sostegno dell'amministrazione regionale. Era nata nell'ambito del progetto delle tasse sul lusso introdotte da Soru. Finisce il suo corso anche l'agenzia Sardegna Promozione (sempre del 2006), istituita «per favorire i flussi turistici» e «attrarre nuovi investitori». Stessa sorte per la Conservatoria della coste (nata nel 2007), voluta «per la gestione integrata delle aree costiere». Scompare, invece, dopo quasi vent'anni l'Osservatorio economico, istituito nel 1991 (si chiamava Osservatorio industriale) e potenziato nel 2007 dalla Giunta Soru, con l'obiettivo di occuparsi di «elaborazione statistica» delle attività economiche svolte nell'Isola.
GIULIO ZASSO
02/07/2010