Rassegna Stampa

Il Sardegna

La beffa delle Circoscrizioni Adamo: non devono pagare

Fonte: Il Sardegna
1 luglio 2010

Comune. Una delegazione dei parlamentini ha incontrato l'assessore al Decentramento

Per il rappresentante della giunta: «Sono soldi“incautamente” dati, non presi»

Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm

 Il Comune dà ragione ai consiglieri delle circoscrizioni, che dovrebbero da questo mese rimborsare con i loro soldi i “lauti” compensi ricevuti nel 2008 (circa 400 euro al mese) , ritenuti dalla dirigente del Decentramento, superiori a quanto sabilito dalla legge e “incautamente percepiti”. Ieri una rappresentanza di tutti i parlamentini, guidata dal presidente della numero 1, Gianfranco Carboni, ha incontrato l'assessore del Decentramento Giorgio Adamo, il vice sindaco Maurizio Onorato, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Corsini, e alcuni consiglieri.

TUTTI PARE ABBIANO condiviso la protesta di principio, non dovuta al fatto di essere pagati o meno, ma di non dover mettere mano al loro portafoglio per restituire soldi mai chiesti. «Troveremo una soluzione per una situazione paradossale», ha affermato l'assessore Adamo, «è assurdo che i consiglieri, che già non percepivano quasi niente, ora debbano addirittura pagare. E questo non per soldi “incautamente percepiti”, ma “incautamente dati”». È il nodo sta proprio qui: prima la norma dello Stato è stata interpretata in un modo, concedendo ai consiglieri circoscrizionali un importo, poi una seconda interpretazione della stessa norma ha stabilito che l'erogazione da parte del Comune era stata eccessiva e i consiglieri avrebbero dovuto restituire quanto preso in eccesso, trattenendo quasi tutti i 120 euro di compenso mensile. Il problema è che il Decreto legge del 31 maggio ha abolito i gettoni di presenza dei consiglieri. E ci sono molti molti di loro che dovrebbero restituire oltre mille euro. «Io devo ancora 1600 euro, - ha detto Paolo Pisano, vicepresidente della Circoscrizione 1 - soldi che non ho chiesto. Fino a oggi ho svolto il mio compito per pochi euro perché mi piace lavorare per il quartiere. Non è però giusto che mi trattino come uno che ha “illecitamente” preso del denaro: l'errore l'hanno fatto loro». Ma sulla sopravvivenza delle Circoscrizioni pare non ci sia invece niente da fare. «Purtroppo non è il Comune a decidere - ha detto il sindaco Floris - ma lo Stato. Per la Municipalità di Pirri stiamo aspettando risposta al quesito inviato al Ministero dell'Interno».