Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Porto canale: a rapporto da Matteoli

Fonte: La Nuova Sardegna
17 luglio 2008

GIOVEDÌ, 17 LUGLIO 2008
Pagina 2 - Cagliari


Il ministro chiama Regione e Cict. Pili: «Serve una nuova gara»

CAGLIARI. Il porto canale si è fermato e ora serve un rilancio della piattaforma logistica perchè venga rimesso in collegamento col Mediterraneo: parole del ministro delle infrastrutture Altero Matteoli, interpellato dal parlamentare Pdl Mauro Pili sul futuro dello scalo industriale. Il ministro ha annunciato che convocherà Regione e Cict per capire quello che sta accadendo. Per Pili la soluzione c’è: una nuova gara d’appalto per la gestione del terminal.
«Mi faccio carico di convocare già dalla settimana prossima i rappresentanti della Regione e i responsabili della struttura per esaminare i motivi di questo tracollo - ha detto Matteoli secondo quanto ha riferito Pili in una nota - posso dire che l’intera struttura portuale italiana è sottoutilizzata ma il porto di Cagliari è l’esempio più evidente. Per questa ragione va rilanciata la piattaforma strategica della Sardegna per immettere quella struttura portuale in piena connessione con le grandi opportunità che fornirà il Mediterraneo».
Matteoli ha detto di conoscere bene la Sardegna: «Ci ho vissuto anche un anno della mia vita e devo dire che il porto di Cagliari oggi è un porto praticamente inesistente. È un porto che ha bisogno certamente di essere rilanciato e per questo motivo faremo tutto quanto sarà possibile».
Nell’incontro avvenuto in commissione Pili ha chiesto un intervento per il porto canale: «Il ruolo del nostro paese nel processo di allargamento dell’unione del Mediterraneo - ha detto il parlamentare del Pdl - deve vederci protagonisti e non semplici spettatori. Quello che sta accandendo nel porto sardo è semplicemente inaccettabile. Le ragioni che hanno portato alla “movimentazione zero” non possono restare incofessabili ed è indispensabile che il governo intervenga per scongiurare questo disastro. Una Regione inesistente - ha detto Pili - capace di fermare anche una struttura importante come il porto canale che aveva avuto un rilancio rilevante proprio nel 2003 dopo una serrata trattativa per la gestione. Si è passati dal 350 per cento in più del 2003 al crollo di questi mesi. Sono mancati i controlli - ha proseguito Pili - e soprattutto la Regione è stata latitante come non mai. Le pseudo proposte dell’ultim’ora di Soru e compagni sono destituite di ogni fondamento e rappresentano in tutta la loro evidenza quel dilettantismo che ha caratterizzato sinora la politica dei trasporti in Sardegna. Serve subito un nuovo appalto - conclude la nota di Pili - per ricollocare nello scenario mondiale il porto canale di Cagliari».
L’ipotesi di una nuova gara è stata respinta dalla Cgil, per la quale le garanzie offerta da Contship-Cict sulla ripresa delle attività danno sufficienti margini di certezza sul futuro della struttura. La Uil invece è sulla linea di Pili: serve un nuovo concessionario, da trovare con una gara europea. I 195 lavoratori della Cict sono in cassa integrazione straordinaria con scadenza a un anno.