L’interprete di «I will survive» parla di sè prima del concerto di Cagliari
«Il pubblico di tutto il mondo mi ama ancora perché sul palco do tutta me stessa, senza riserve»
ANDREA MUSIO
CAGLIARI. La grinta nell’animo e la dolcezza nello sguardo. Sorprende Gloria Gaynor, ultrasessantenne sul passaporto ma col cuore di una ventenne. Qualche giorno di relax in Sardegna prima del concerto di domani all’Anfiteatro Romano (organizzato da Karmalounge in collaborazione con Live tribe e con inizio alle 21), un’occasione per la cantante statunitense di incontrare la stampa isolana in una conferenza nella sala consiliare di Cagliari con il sindaco Emilio Floris. «Per la mia esperienza - racconta l’interprete del celeberrimo brano “I will survive” - so che nelle città più piccole ci sono le persone con il cuore più grande. L’ho notato subito appena arrivata nella vostra terra».
Uno dei punti forti della regina della dance music è tenere forte il legame con gli aficionados, guardare dritto negli occhi le persone che le rivolgono la parola e cogliere, oltre alle parole, le emozioni trasmesse durante il colloquio. Anche per questo motivo Gloria Gaynor è sulle scene, ancora oggi, dagli anni Sessanta. «Il legame tra me è il pubblico è reciproco. Tante persone - prosegue - continuano a seguire la mia musica e il mio genere perché anche io continuo a seguire loro, quello che vogliono e le aspettative durante i concerti».
Su alcune anticipazioni riguardanti il concerto nel capoluogo sardo dice: «Non sarà solamente un concerto, sarà sicuramente una grande festa. Canterò le canzoni che il pubblico si aspetta, i maggiori successi. Ho una band di musicisti italiani mentre i coristi li ho portati con me dalla Svezia e dagli Stati Uniti». Con Gloria Gaynor sul palco l’età anagrafica passa in secondo piano perché i suoi live sono carichi di energia e ci si chiede come possa, dopo tutto questo tempo sui palchi, gestire esibizioni così entusiasmanti. «Questo succede - spiega - perché quando salgo sul palco ho tutto quello di cui ho bisogno. Do tutta me stessa e le energie che ho a disposizione. Quello che do al pubblico lo ricevo sempre in cambio».
Oltre a cantare Gloria Gaynor è sempre attenta alle nuove leve. «Ancora non si può parlare di eredità della mia voce, ma ci sono tante cantanti giovani molto brave, alcune anche più brave di me. A me, personalmente - aggiunge - piace molto Beyoncè, lei ha un talento grandissimo». Non mancano le curiosità sull’inizio della sua carriera. «Tutto è iniziato grazie a tanta fortuna. Nei primi anni Sessanta facevo da baby sitter alla bambina di una mia amica. Amavo cantare e, anche se non lo sapevo, al piano di sopra c’era una persona che mi ascoltava. Questo signore gestiva un night club. Raccontò alla band del suo locale di questa voce che proveniva dal piano di sotto e provò ad organizzare una performance». Ciò che accadde dopo è storia della musica pop.