TUTTI IN FILA
CAGLIARI. Una fila di auto lunga un chilometro e più, dal ponte Vittorio a Marina Piccola e avanti sino all’incrocio che porta all’Ippodromo. È stato il biglietto da visita che la città del mare ha regalato ai suoi estimatori (tanti, tantissimi, non ci sono soldi per scegliere altro mare che non sia il Poetto) nel primo weekend di estate. Un’ora e passa per arrivare vicino alla spiaggia e cercare un parcheggio dove lasciare l’auto, quasi altrettanto tempo per chi ha casa da quelle parti. Un incubo andato in onda per tutta la mattinata fino al pomeriggio e poi di sera per il rientro, quasi un’anticipazione di quello che sarà per i prossimi due-tre mesi. Già perchè nonostante le promesse e le rassicurazioni dell’assessore di turno, è quello che toccherà ai dannati del traffico per andare al mare. La macchina del Comune è lenta, lentissima: aveva promesso la pedonalizzazione completa del Poetto, è riscita a malapena a chiuderne un paio di metri. Aveva promesso che il rione sarebbe stato tirato a lucido ma, per esempio, 20 giorni fa - dopo un acquazzone - una parte dall’asfalto ha ceduto in via Ausonia. Il giorno dopo - a onor del vero - sono arrivati i vigili e poi gli operai del Comune, con delle transenne per impedire di finire dentro il buco. Il buco è ancora lì. Come sono ancora lì, sparpagliati, i cordoli in plastica usati bloccare la svolta dal lungosaline alle strade interne e creare una sorta di mezzeria artificiale. Almeno hanno iniziato a rifare la segnalatica orizzontale, anche se non si capisce perchè ci pensino sempre nei periodi di maggiopre traffico. Vince il fai da te, ieri mattina un solo vigile faceva la guardia all’incrocio di Marina Piccola. L’estate è nata sotto infausti auspici.(ad)