Rassegna Stampa

Il Sardegna

La scandalo del rudere sul mare un nuovo esposto per la bonifica

Fonte: Il Sardegna
22 giugno 2010

Poetto. Ambientalisti scrivono a Regione, Comune, Asl e Noe: «Intervenite sul vecchio ospedale marino»

La struttura abbandonata mentre sembra tramontata l'ipotesi di una riqualificazione

Un'immagine emblematica: è il vecchio ospedale Marino, il rudere che domina sulla spiaggia del Poetto. Ogni anno perde un pezzo, ogni inizio estate c'è qualcuno che dice che «bisogna fare qualcosa». ma nessuno fa niente. la gara per il recupero, indetta Soru governante, è davanti al Consiglio di Stato. Sotto gli occhi di tutti sono invece il degrado, l'abbandono, il pericolo costituiti da un rudere fatiscente diventato discarica, che la notte nasconde agli occhi di chi passa in strada gruppi di ragazzi che organizzano festini improvvisati. Fu una colonia, doveva essere una beauty farm, poteva essere un albergo vista mare. È diventato un ecomostro del quel nessuno si occupa. Se n'è parlato sabato, durante un sit in al quale hanno partecipato anche operatori dei chioschetti, se ne parla spesso. E qualcuno ne ha riparlato ieri: l'ultimo a esprimersi è stato Stefano Deliperi del Gruppo di intervento Giuridico-Amici della Terra, associazioni ambientaliste dall'esposto facile.

 «ABBIAMO INOLTRATO», scrive Deliperi, «per l’ennesima volta alle amministrazioni pubbliche competenti (assessorato regionale degli Enti locali, finanze, urbanistica, Comune di Cagliari, Azienda USL n. 8), a polizia giudiziaria (Carabinieri del N.O.E., Capitaneria di Porto di Cagliari) e magistratura competenti, la richiesta di bonifica ambientale dell’area e di messa in sicurezza del rudere pericoloso dell’ex Ospedale Marino». «Infatti, il rudere dell’ex Ospedale Marino», aggiunge la nota degli agguerriti ambientalisti, «è regno di cumuli di rifiuti, reti metalliche divelte, quanto grave pericolo per ragazzini avventurosi. L’assessorato regionale degli enti locali, finanze, urbanistica – dopo la rinuncia del raggruppamento di Società già dichiarato provvisoriamente aggiudicatario – ha da tempo dichiarato "infruttuosa" la gara per il recupero dell’ex Ospedale Marino. Poi più nulla». Inrealtà vanno avanti corsi ericorsi e battaglie legali che sembrano non avere mai fine.

DOPO IL PRECEDENTE esposto del 19 luglio 2009», attacca ancora deliperi, «il Comune di Cagliari era anche andato nel pallone chiedendo – con un messaggio dai toni ultimativi inviato mercoledì 19 agosto 2009 (ore 10.18) del Servizio igiene del suolo – agli Amici della Terra “«’immediata rimozione dei rifiuti presenti nell’intera area» dell’ex Ospedale Marino, sulla spiaggia del Poetto di Cagliari. Il degrado prosegue, ovviamente. A tutt’oggi rifiuti e rudere pericoloso rimangono inalterati e la situazione peggiora di giorno in giorno. Ed è solo limitato dalle bonifiche ambientali regionali dietro i sistematici esposti delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico ». Ma non c'è solo il rudere a dare fastidio su quel tratto della martoriata spiaggia dei Centomila. C'è anche la maleducazione generalizzata, che non trova freno nella presenza di controlli, che sono spesso puntuali contro l'ambulantato abusivo ma un po' più morbidi, sembra, con chi viola le più elementari norme di decenza: «Auto e moto parcheggiate sulla sabbia, con i cafoni senza limiti. Dopo il disgraziato ripascimento, ormai materia per le aule giudiziarie più che intervento di ripristino ambientale, dopo il massacro della pineta costiera, anche per far posto a veri e propri ristoranti abusivi, manifestazioni pseudo-turistiche con tanto di sponsorizzazioni pubbliche unite al solito contorno di cafonaggine stanno per dare il colpo di grazia ad una delle attrattive ambientali di questa sciagurata capitale del Mediterraneo». C'è anche il capitolo del parco mai nato, ma è un'altra storia. Triste.