MARTEDÌ, 22 GIUGNO 2010
Pagina 31 - Inserto Estate
ROMA. Una giornata di protesta oggi contro il decreto Bondi sulle fondazioni lirico-sinfoniche, uno sciopero contro i tagli. L’agitazione è promossa dalle organizzazioni sindacali del settore per evitare i disastrosi effetti del provvedimento del governo Berlusconi.
Ma intanto il provvedimento del governo, già licenziato dal Senato, si avvia a ricevere l’approvazione della commissione Cultura della Camera che ieri ha bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni. Oggi l’appuntamento centrale sarà a Roma, con un presidio sotto il ministero dei Beni culturali, previsto per il primo pomeriggio. I teatranti volevano manifestare in piazza Montecitorio, ma l’autorizzazione non è arrivata e allora si ripiega sullo slargo del Collegio Romano - dove ha sede il dicastero di Bondi - che poi è a pochi passi dalla Camera.
Niente strumenti al collo questa volta e niente cori, anticipa la vice segretaria provinciale della Fials Lorella Pieralli, «per noi è una giornata di lutto, non vogliamo in nessuno modo che si pensi ad una festa». Dalla Cgil il tono è analogo: si comincia con lo sciopero di domani, avverte Silvano Conti, ma se il decreto verrà approvato in via definitiva anche dalla Camera, «la mobilitazione continuerà e sarà intensificata». Ci saranno scioperi ripetuti, annuncia il sindacalista, ricordando le decisioni prese qualche giorno fa dal comitato unitario. In pericolo le manifestazioni più popolari e gettonate, quelle della stagione estiva delle Arene, da Verona a Caracalla, e poi Santa Cecilia, il San Carlo di Napoli. Insomma la protesta non si fermerà, anzi alzerà il tiro tanto da compromettere, minacciano i sindacalisti, «le intere programmazioni estive».
Intanto oggi salterà una recita della «Manon» al teatro dell’Opera di Roma e anche al Regio di Torino non andrà in scena il «Manfred» di Robert Schumann. A Genova, invece, i lavoratori del Carlo Felice devolveranno gli stipendi della giornata di oggi, ultima replica della «Tosca», in favore dell’ospedale pediatrico Gaslini. Spiega Francesco Grillo, rappresentante sindacale Fistel Cisl: «Abbiamo deciso di non prendere parte alla manifestazione a Roma, ma di lavorare e devolvere gli stipendi in favore dell’ospedale pediatrico». Anche alla Fenice di Venezia faranno uno sciopero alternativo, aprendo le porte al pubblico gratis, nel pomeriggio, in occasione della prova generale dell’opera di Benjamin Britten «The Turn of the Screw» (la prima è in programma il 25 giugno). A Milano davanti alla Scala proseguono la protesta e il presidio. Lo sciopero qui ha fatto saltare ieri sera la seconda del «Faust» di Gounod e i lavoratori si sono riuniti in assemblea per decidere quali altre forme di protesta attuare nei prossimi giorni.