la scoperta
Incolonnamenti e code potrebbero non essere più una brutta sorpresa: un metodo matematico messo a punto in Italia permette per la prima volta di prevedere l'andamento del traffico con un anticipo di 30 minuti. «Diventa possibile avere previsione attendibili», ha detto il matematico Emiliano Cristiani, a margine del convegno sulla Matematica per l'industria, organizzato dalla Società italiana di matematica applicata (Simai) e in corso a Cagliari fino a venerdì 25.
Il modello, in corso di pubblicazione sulla rivista Communications in Applied and Industrial Mathematics, è stato elaborato da Cristiani in collaborazione con l'azienda Optotelematics e il banco di prova è stato il Grande raccordo anulare di Roma. «Sensori installati sulle automobili inviano in tempo reale alla centrale i dati relativi a posizione dell'automobile, tempo di rilevamento e velocità», spiega Emiliani. «In questo modo», aggiunge, «nell'arco di cinque ore sono arrivati alla centrale decine di migliaia di dati». La novità è che per la prima volta è stato possibile individuare un dato di partenza sulla base del quale elaborare un modello sulla densità del traffico. «Abbiamo ottenuto risultati molto positivi, con la possibilità di prevedere in modo attendibile la formazione di code con un anticipo di 30 minuti».
Finora una simile precisione non è stata possibile perché i sensori utilizzati si trovavano ai lati della strada anziché a bordo dei veicoli. Risultati simili a quelli dei sensori si stanno ottenendo, negli Stati Uniti, anche con i telefoni cellulari. Tuttavia, spiega Emiliani, in questo caso si pongono problemi di privacy.
22/06/2010