Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, via libera di Floris a Cellino

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2008


Sì all'area accanto al S. Elia. Il sindaco: da oggi parte l'orologio
Il vecchio Sant'Elia sarà buttato giù e lascerà posto al nuovo Palasport. Il nuovo stadio da 25 mila posti sorgerà nell'area-parcheggio comunale di tre ettari tra i distinti e il mercato civico.
Il sindaco è ottimista, il presidente del Cagliari un po' meno. «La strada è tracciata, ho detto sì ufficialmente al nuovo stadio, l'orologio parte da oggi», ha detto ieri Emilio Floris al termine di un faccia a faccia con Massimo Cellino che avrebbe dovuto indirizzare la partita sul Sant'Elia verso la discesa dopo otto anni di indecisioni, schermaglie politiche, liti furiose e repentini riavvicinamenti col presidente della società rossoblù. E dopo fiumi di denaro (sei milioni di euro) buttati via dal Comune per adeguare l'impianto - ormai trentottenne - alle nuove norme e ripararne i continui guasti.
Secondo l'intesa, il vecchio Sant'Elia sarà buttato giù e lascerà posto al nuovo Palasport finanziato in parte dalla Regione. Lo stadio da 25 mila posti, progettato da Giacomo Manca di Villahermosa, sorgerà nell'area-parcheggio comunale di tre ettari tra i distinti e il mercato civico e avrà un perimetro di circa 800 metri contro i 1280 di quello attuale.
Al Cagliari calcio costerà 35 milioni di euro e sarà utilizzabile sia per il calcio che per i grandi eventi. Al posto dei parcheggi, che andranno sottoterra, ci sarà un'area jogging collegata alla zona sportiva di via Rockefeller.
Ieri, dopo un incontro di un'ora, il sindaco ha dato il via libera alla società rossoblù per la concessione del terreno comunale. Si ipotizza il diritto di superficie (stessa formula usata da gran parte dei Comuni italiani con le società calcistiche) per un numero di anni variabile tra i 50 e i 99.
Il sì di ieri ribadisce la «chiara volontà politica di sindaco e giunta» di andare avanti in tempi rapidi, ma rappresenta solo l'inizio di un percorso che da oggi in poi dovrà seguire gli impervi sentieri amministrativi e superare l'ostacolo Consiglio comunale, che fino ad ora si è sempre rivelato insuperabile a causa dei veti all'affidamento diretto posti da Udc, An e Riformatori, da sempre fermi sulla necessità di bandire una gara internazionale. «I problemi politici sono superati», sostiene Floris. «Del resto se si facesse una gara bisognerebbe farci giocare il Cagliari. E se il Cagliari non ci giocasse?. La gara internazionale si farà», aggiunge Floris, «per tutta la Cittadella sportiva di cui lo stadio farà parte, dall'area dell'attuale Sant'Elia a tutta la parte di via Rockefeller. Quanto al tipo di affidamento al Cagliari, se ne occuperanno gli esperti. Noi oggi abbiamo espresso la volontà politica, altri faranno sì che gli atti successivi siano ineccepibili»
Oggi la società rossoblù dovrà formalizzare l'istanza di realizzazione dello stadio all'assessorato al Patrimonio, che dovrà successivamente interagire con l'Urbanistica, i Lavori pubblici e lo Sport. Cellino (vedi intervista affianco) chiede l'approvazione della delibera consiliare prima della pausa estiva per non perdere alcune opportunità finanziarie. Floris gli ha dato la sua disponibilità. Basterà?
FABIO MANCA

17/07/2008