VENERDÌ, 18 GIUGNO 2010
Pagina 2 - Cagliari
Lunedì prossimo la presentazione della campagna di sensibilizzazione per invitare a denunciare i soprusi e le percosse Le aggressioni dopo la discoteca nascono in gran parte da un mix di alcol e stupefacenti
Marito o convivente disoccupato e ubriaco l’identikit del «bruto»
CAGLIARI. C’è anche la droga dello stupro che, sciolta nella bevanda, annulla i ricordi e allenta i muscoli: non si sa ancora se la ragazza violentata il 13 giugno fuori dalla discoteca sia stata drogata dai due stupratori. Ma aveva bevuto un po’.
E probabile che, comunque, un cocktail di droga e alcol, mescolato alla musica alta (anche questa influisce sul sistema nervoso) e al sonno, abbia prodotto quello stato di inconsapevolezza che alla giovane donna di Cagliari è stato fatale. Uno schema del genere non è frequentissimo, «la discoteca non va demonizzata di per sé» spiega una psicologa che presta la sua attività nel centro antiviolenza di genere dell’associazione Donne al Traguardo. Un insieme di fattori può aver creato quello stato di nebbia che rallenta l’abituale sistema di attenzione verso se stessi e verso quel che accade attorno. E’ la violenza in generale, invece, che è frequente sulle donne, il 10 per cento di tali violenze è di natura sessuali. Donne al Traguardo ha aperto il centro antiviolenza e una casa di accoglienza per le vittime alla fine del 2009 e, da allora, ha avuto 60 utenti, il 20 per cento delle quali è diventata ospite della casa protetta. Lunedì prossimo Donne al Traguardo presenterà il bilancio del primo trimestre di lavoro e anche la campagna antiviolenza. «La casa e il centro sono entrati nella rete regionale che discende dalla legge regionale contro la violenza sulle donne», spiega Silvana Migoni, presidente di Donne al Traguardo. Al centro e nella casa le donne trovano psicologi, educatori e assistenti sociali, l’associazione ha già avviato una campagna di sensibilizzazione con altri gruppi attivi in Sardegna perché il fenomeno «molto diffuso» possa emergere. Le violenze sulle donne sono soprattutto domestiche, del marito o compagno disoccupato, ubriaco o violento di carattere che infligge percosse fisiche e violenze di tipo economico, psicologico, morale. Succede soprattutto nelle classi disagiate, ma non sono al riparo neanche le famiglie facoltose.(a. s.)