Comune, la sconfitta dell’assessore Farris accentuerà le divisioni
CAGLIARI. Oggi riprende il consiglio comunale, ma difficilmente le cose saranno come prima. Il fatto che l’assessore al Personale Giuseppe Farris non sia stato eletto presidente della Provincia e che, quindi, non debba esserci un ricambio in Giunta, diventa secondario. La non elezione di Farris, che tutti davano per scontata, mostra infatti una fortissima divisione all’interno del centrodestra.
Innanzi tutto va detto che il vero vincitore è l’astensione. Ma se la fuga dalle urne ha colpito molto Graziamo Milia (il presidente uscente, ricandidato per il centrosinistra), ha però travolto Farris. Un fatto che rimarca ancora una volta le divisioni che si sono formate all’interno del centrodestra in questa competizione elettorale. Non va dimenticato, infatti, che al primo turno c’era anche un altro pretendente alla poltrona di presidente, il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda, appoggiato da sei liste. E se il parlamentare aveva detto che lui sapeva chi votare, facendo capire che avrebbe dato la preferenza al centrodestra, i gruppi che lo sostenevano è molto probabile che non lo abbiano fatto (come l’Msi che lo ha dichiarato pubblicamente).
Un quadro, si è detto, che avrà anche forti effetti di ricaduta all’interno del consiglio comunale che si riunisce oggi dopo la pausa elettorale (c’erano anche diversi consiglieri candidati per una poltrona analoga). A questo punto va ricordato che nel palazzo di via Roma in diversi erano per Massidda, soprattutto all’inizio, quando la scelta ufficiale non era stata ancora fatta. E erano due i pretendenti. Ora il centrodestra ha perso e inizieranno i regolamenti dei conti. Farris fa parte dell’area che fa riferimento al deputato del Pdl Salvatore Cicu e non è un mistero che tra le varie anime del Popolo delle libertà spesso, in Consiglio, ci si guarda in cagnesco.
Ora Farris sarà anche consigliere provinciale, oltre che assessore, ruolo che non aveva mai abbandonato. Nel centro sinistra, intanto, fiocca l’ironia: «È la prima volta che noi abbiamo lavorato - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd - per far sì che un assessore del centrodestra restasse al suo posto». Ma ora inizierà anche la caccia ai «traditori»: ai consiglieri che hanno appoggiato Massidda, prima, e si dice Milia dopo. L’atmosfera, insomma, non è delle migliori.
Va detto che ad arroventare il clima vi sarà anche il carattere di Farris: persona molto rigorosa nel suo lavoro, ma anche tagliente verso chi ritiene faccia critiche senza capire. Una competizione è tale proprio perchè si può perdere ma, come accennato, in questo caso è stata altissima l’astensione. E stando alla notevole quantità di preferenze in meno prese dal centrodestra, ha colpito soprattutto quest’area. Ora sarà resa dei conti. (r.p.)