Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Abbanoa, sotto accusa i moduli di rateizzazione

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2010

CittadinanzaAttiva: «Sono irregolari». Proteste anche dall'Unione dei consumatori


Unione dei consumatori e CittadinanzaAttiva criticano Abbanoa per le 27 mila richieste di pagamento, molte delle quali riferite a bollette già pagate e vecchie anche dieci anni, recapitate a casa di altrettanti utenti cagliaritani. «È indecente che Abbanoa continui con questo modus operandi, che considera il cittadino consumatore come un suddito da vessare in tutti i modi», scrive Romano Satolli, presidente regionale dell'Unione dei consumatori. «Con l'invio delle cartelle pazze, ha raggiunto il massimo dell'arroganza, perché non è accettabile che pretenda da parte degli utenti dimostrare il pagamento delle cartelle, e non il contrario».
L'avvocato Fabio Ciulli, consulente dell'associazione, spiega: «Il credito derivante dal mancato pagamento del canone dovuto per l'erogazione dell'acqua non trova titolo in una potestà impositiva e resta certamente soggetto alla prescrizione quinquennale, prevista dall'articolo 2948 del Codice civile».
Negli uffici di CittadinanzaAttiva invece, stanno arrivando decine di richieste d'aiuto per ingiunzioni relative a bollette emesse fra il 2000 ed il 2005. L'attenzione dell'associazione, che «si è già rivolta ad alcuni legali di fiducia», si è concentrata sulle fatture dal 1999 al 2004 che gli utenti non devono più conservare tra la propria documentazione e che potrebbero già avere buttato. Ma CittadinanzaAttiva sta anche verificando la regolarità del modulo di rateizzazione dei pagamenti proposto negli sportelli di Abbanoa. «Un foglio che viene fatto firmare all'utente che accetta di pagare a rate quanto richiesto dal gestore della rete idrica, in cui compare una clausola in cui l'utente rinuncerebbe alla prescrizione dichiarando “di riconoscere in modo esplicito ed incondizionato il debito in premessa”». Secondo Rosalia Pacifico, presidente dell'associazione Mediacon Cagliari, che riunisce un gruppo di avvocati che opera per favorire la conciliazione, «è Abbanoa a dover dimostrare che l'utente ha ricevuto il sollecito di pagamento nei cinque anni precedenti alla prescrizione. In secondo luogo l'utente ha il diritto di accertarsi che quanto richiesto sia effettivamente dovuto». Riguardo poi al riconoscimento del debito sul modulo predisposto dal gestore il legale spiega che «si sta studiando la questione, perché secondo noi manca l'informazione corretta da parte di Abbanoa all'utente, a cui non può essere neppure staccata la fornitura in quanto bene di necessità».

11/06/2010