Rassegna Stampa

Il Sardegna

«Tuvixeddu, 70 milioni di danni» la Regione: con Cualbu trattiamo

Fonte: Il Sardegna
10 giugno 2010

Colle conteso. Coimpresa presenta il conto dopo i blocchi della Giunta Soru e chiede un giudizio arbitrale

La contraddizione di VialeTrento:« Non abbiamo violato l'accordo ma via alla transazione»
Elena.laudante@epolis.sm

Quella sul colle di Tuvixeddu è stata una battaglia da 70 milioni di euro. La cifra che il gruppo edile Nuove Iniziative Coimpresa ha chiesto alla Regione, chiamata a sborsare poco meno di quanto destinato con la Finanziaria 2010 all'emergenza sociale nell'Isola (100 milioni). I costruttori Gualtiero e Giuseppe Cualbu, che ai piedi della necropoli fenicio-punica hanno pronto un parco di ville e palazzi, hanno chiesto oltre 71 milioni di risarcimento dei danni causati dagli stop imposti dalla precedente giunta di Renato Soru. Ma li hanno intesi come violazioni dell'accordo di programma siglato con Comune, Provincia e Regione nel 2000. Controversia che perciò deve essere risolta da un collegio di tre arbitri (il lodo è il modo per evitare una lunga causa civile). La Regione non la pensa così, ma soltanto nelle forme. In sostanza, la Giunta si dice pronta a trattare per arrivare ad una transazione che però non trascini l'amministrazione in un arbitrato, tantomeno davanti al giudice civile. Lo si legge nella delibera approvata nella seduta di venerdì 3 giugno, una proposta portata in Giunta dal vicepresidente Sebastiano Sannitu, e non da Ugo Cappellacci.

I DANNI A COIMPRESA. Nella proposta di arbitrato presentata in viale Trento lo scorso aprile il maltolto calcolato dai legali Pietro Corda e Antonello Rossi suona così: 49.292.471 di euro per il “danno emergente e lucro cessante” (le perdite già subite e il mancato guadagno) calcolato fino alla data del primo luglio 2009 e poi circa 47mila euro per ogni giorno successivo a quella 3Il cantiere su via Is Maglias, parte dell'intervento edificatorio fuori dalla zona vincolata data. Ipotizzando che la controversia si risolva esattamente ad un anno da quella data, cioè il primo luglio 2010, la somma arriverebbe a 17 milioni 155 mila euro. A queste bisogna ovviamente aggiungere il danno all'immagine calcolato - per il momento - nel 10 per cento del danno principale, e cioè 4.929.247, «con riserva di diversa quantificazione in corso di giudizio - si legge nella delibera - Il tutto oltre interessi ed al maggior danno dovuto alla svalutazione monetaria dal giorno del dovuto fino al saldo effettivo e con vittoria di spese, competenze ed onorari» degli arbitri. Dunque i 71 milioni potrebbero lievitare.

LA REGIONE. Fin qui Coimpresa, esasperata da quattro anni di tentativi di portare avanti un accordo di programma che ormai ritiene violato. Ma in viale Trento non la pensano così. L'ufficio legale diretto dall'avvocato Graziano Campus è certo che non ci siano state violazioni di obblighi contrattuali, ecco perché non si va al lodo. Tutt'al più, e viste le sentenze del Consiglio di Stato, siamo di fronte a danni da violazioni di atti amministrativi (ovviamente della Regione), per cui si tratta. Ma la sostanza non cambia. Anzi, in questo modo si potrebbe arrivare a più celere soluzione della controversia. Salvo che in questa partita non venga compreso pure uno scambio di aree per far traslocare il piano Coimpresa.

RadioPress lancia il dibattito

Qui Facebook

Sulla trattativa tra Coimpresa e Regione per Tuvixeddu ieri si è scatenato il dibattito su Facebook, attraverso la pagina di RadioPress. “Cualbu chiede 100 milioni di euro alla Regione per il mancato rispetto degli accordi. No della Giunta: trattiamo”, era il titolo del post al quale sono seguiti 32 commenti. «La Regione non deve trattare, perché i terreni 'edificabili' in Tuvixeddu evidentemente tali non sono: sono siti di straordinario interesse archeologico e possono essere considerati un "bene comune"», scrive Cristina Lavinio, prontamente smentita da Alessandro Pintus: «La trattativa è l'unica strada per venirne fuori»