Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stretta sui Comuni, ogni contribuente “pagherà” 74 euro

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2010

enti locali Gli effetti della manovra


La manovra economica del governo “risparmia” i comuni sardi. La stretta sui conti pubblici chiede sacrifici pari a 74 euro pro-capite, a fronte di un taglio della spesa regionale del 5,3%. I numeri, in effetti, si confrontano con i 102 euro chiesti ai lombardi (più un taglio del 9,4%) e ai 165 euro del Piemonte (13,7%). I dati sono frutto dei calcoli condotti dai tecnici dell'Ifel, la fondazione per la finanza locale dell'Associazione nazionale dei comuni (Anci), pubblicati ieri sul Sole 24 Ore.
CLASSIFICA A Cagliari la manovra produrrà tagli per 8,6 milioni di euro, pari al 3,1% della spesa (ossia 55 euro pro-capite sul 2011 e 85 euro sul 2012), mentre a Sassari si raggiungeranno i 5 milioni pari al 3% della spesa (ossia 39 euro pro-capite nel 2011 e 65 nel 2012). I due comuni sardi sono comunque ben lontani dai vertici della classifica. Le stime realizzate dall'Ifel indicano al primo posto Parma, davanti a Torino, Catania, Carrara e Pistoia. Per Parma le cifre rilevano, con effetto sul 2011, un taglio alle spese del 20,6% (con un valore pro-capite di 317 euro, che diventano 341 nel 2012). Polemico Tore Cherchi, presidente regionale dell'Anci: «È vero che il Nord pagherà di più, ma anche in Sardegna 74 euro pro-capite non sono pochi. Credo che il governo dovrebbe prendere i soldi non dagli enti locali ma dagli evasori. E i nomi e cognomi li conosce bene dopo l'operazione realizzata con lo scudo fiscale».
FUTURO I numeri, in ogni caso, potrebbero cambiare, rivelandosi ancora più duri dopo la chiusura dei consuntivi del 2010. La manovra del governo, infatti, colpisce maggiormente i comuni più in ritardo nel rispetto del patto di stabilità (il sistema di regole europee che impone un equilibrio fra spese e entrate comunali). E secondo la relazione della Corte dei conti sulla finanza locale nel 2009, buona parte degli enti locali ha superato di molto gli obiettivi di bilancio assegnati. Il 10% dei comuni italiani non è riuscito a rispettare il patto, mentre il 51% ce l'ha fatta solo grazie a una deroga in corsa che ha liberato pagamenti a fornitori per 1,7 miliardi. Di fronte a questi numeri - valuta l'indagine pubblicata dal Sole 24 Ore - è possibile stimare che circa la metà dei comuni, quest'anno, rischia di sforare il patto di stabilità. E i sacrifici richiesti si tradurranno in un blocco delle assunzioni e degli investimenti, così come della spesa corrente.

08/06/2010