Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piazza Garibaldi? Abbandonata

Fonte: La Nuova Sardegna
4 giugno 2010

Uno degli spazi tradizionali del centro storico e collegamento con la città nuova è ridotto quasi a discarica


Il Pd: «Non sono previsti finanziamenti nemmeno nel piano triennale»


ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Le piazze come punto d’incontro, di scambio economico e di socializzazione. Questa la loro funzione centrale da quando nell’antica Grecia, Pericle le inventò come un’importante innovazione urbanistica. Ma da un po’ di tempo a questa parte sembra che le cose si siano ingarbugliate. E così capita che su uno slargo come piazzetta Maxia vangano investiti circa un milione e trecentomila euro, con risultati discutibili respinti dagli abitanti. Mentre in un luogo storico come piazza Garibaldi, non si sà che cosa voglia fare l’amministrazione comunale. Per il momento vi sono due edicole, alcuni venditori ambulanti e qualche ragazzo pakistano che gioca a cricket. Ma in generale lo spettacolo è deprimente: sporcizia e degrado regnano sovrani e il manto è del tutto ingobbito dalle radici degli alberi.
Più volte la circoscrizione del centro storico ha lamentato che la piazza «è diventata un ricettacolo di sporcizia e degrado». Eppure si trova in un’area particolarmente pregiata della città, a fianco della scuola Riva, edificata e progettata da Gaetano Cima. La piazza venne poi terminata nel 1933 ed è sempre stata un punto di riferimento per gli abitanti del rione. Giochi con palline di vetro, o a prontus quadus prontusus fanno parte del bagaglio di ricordi per almeno tre generazioni di frequentatori di quello spazio.
La piazza ha sempre svolto la funzione di raccordo tra il rione storico di Villanova e la città nuova di San Benedetto. Ed è un punto di incrocio tra alcune delle strade più importanti del centro: Via Garibaldi, Via Paoli, Via Sonnino, Via Farina, Via Bosa, Via Bacaredda e Via Alghero. «Ma il problema è che oggi è diventata una discarica a cielo aperto», lamentano gli abitanti. Piazza Garibaldi, però, fa parte del vissuto di migliaia di persone e nonostante il degrado continua a vivere per la presenza di tanti anziani e non, e per l’obbligo di attraversarla per raggiungere le strade adiacenti, da parte di chi viene da Villanova.
Sino ad ora si è sempre «pensato a grandi lavori, anche se mai realizzati, ma non alla manutenzione ordinaria dell’esistente. Viene il dubbio che si preferisca arrivare al degrado totale per poter poi intervenire radicalmente con stanziamenti economici consistenti: dal progetto preliminare all’esecutivo, dall’appalto alla revisione dei lavori», afferma Gianfranco Carboni, presidente della circoscrizione. Non solo: nel piano triennale delle opere pubbliche comunali «è scomparsa la somma che era stata destinata alla piazza», sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd, che prsenterà un’interrogazione. Dai Lavori pubblici l’intervento è passato al settore delle politiche comunitarie, per intercettare altri finanziamenti. «Ma questo non significa niente - sottolinea Depau - visto che i fondi non sono stati nemmeno previsti. La situazione ha raggiunto livelli di assoluto degrado, in particolare nel vano interrato alla terrazza adiacente alla scuola, nel quale un tempo veniva svolta un’attività di barbiere. Occorre chiarezza e trasparenza sul da farsi».