Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Grandi eventi, regate veliche e golf

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2010

Retroscena. Ecco cosa c'è nell'agenda dei comitati che lavorano per fare della Sardegna una piattaforma in grado attirare visitatori



DAL NOSTRO INVIATO
MILANO Cosa c'è di concreto dietro l'accordo firmato ieri tra i Comuni di Milano e Cagliari? E quali sono le ricadute positive che la Sardegna può attendersi dall'immensa vetrina di Expo 2015? Per capirlo bisogna andare oltre i buoni intenti contenuti nel protocollo e i propositi manifestati dai protagonisti della conferenza stampo.
NIENTE NAUTICA Il quadro aggiornato è quello che si può ricavare dalle bozze di lavoro che gli "sherpa" dei diversi comitati hanno predisposto in questi mesi. Scorrendole si apprende che, rispetto a quanto precedentemente emerso, si sono ristretti gli spazi per ospitare a Cagliari una parte dell'esposizione relativa alla nautica e al diportismo. Questo non tanto perché il waterfront che verrà (agli atti ci sono anche i risultati del concorso di idee realizzato dell'Ente Fiera per riqualificare parte del lungomare) non sia stato giudicato all'altezza, ma perché gli accordi in materia tra Milano e Genova sono ormai quasi conclusi. «Questo non significa che Cagliari non potrà giocare un ruolo da protagonista - ha fatto rilevare Francesco Grillo, che è il trait d'union tra il Comune meneghino e il comitato Expo - pensiamo soprattutto ai grandi eventi legati a sport e mondanità che, già a partire dal prossimo anno, organizzeremo per promuovere nel mondo un evento che metterà in vetrina l'Italia intera».
GLI EVENTI Si parla di gare veliche da far disputare con il marchio dell'Esposizione universale, veicolandole sui mass media internazionali, di tornei di golf e altre manifestazioni d'alto livello, destinate a presentare l'offerta turistica e ricettiva italiana. «Siamo già al lavoro per mettere Cagliari e la Sardegna in condizione di raccordarsi con Milano per quel che riguarda l'ospitalità da riservare a chi arriverà dal Sud del mondo - ha aggiunto il sindaco Letizia Moratti, rispondendo alla domanda di un giornalista di una rivista specializzata nel settore turistico - i pacchetti di viaggio non sono ancora definiti solo perché le procedure di registrazione dei Paesi che parteciperanno all'Expo non sono concluse. Ma, nel caso sardo, ci rivolgeremo in particolare ai visitatori che arriveranno da Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e Medio oriente».
AEROPORTI Poche le preoccupazioni per quel che riguarda le infrastrutture: «L'aeroporto di Malpensa ha saputo reggere l'urto del massiccio disimpegno di Alitalia, arrivando ad aumentare il numero dei suoi collegamenti, che sono passati da 168 a 169. E nel corso del 2009 si è addirittura registrato un aumento del 9 per cento del traffico passeggeri e del 45 per quel che riguarda i cargo», ha concluso. Ma la Sardegna sarà in grado di sostenere un flusso turistico concentrato tra l'inizio di maggio e la fine di ottobre del 2015? «L'Isola ha la fortuna di essere già collaudata in materia - ha precisato il sindaco Floris - l'aeroporto di Elmas è in continua crescita e mira a consolidare e rafforzare il suo ruolo nei prossimi anni. E poi non dobbiamo scordare che una grossa parte la potranno fare piazze già importanti come quelle di Alghero e Olbia. E altre in fase di avvio e crescita come quelle di Oristano e Tortolì».
IL TEMA DI STUDIO In agenda anche la definizione di workshop legati al tema di studio che l'Expo si è scelto: «Quelli della nutrizione e dell'ottimizzazione della produzione di energia sono questioni che in Sardegna possono essere sviluppate sul campo - ha concluso Lucio Stanca - l'esempio legato al "saper fare" locale, coniugando tradizione e innovazione può essere da traino per le nuove politiche di sviluppo dell'intero mondo occidentale».
A. MUR.

04/06/2010