Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

E Berlusconi va in soccorso di Cappellacci

Fonte: La Nuova Sardegna
28 maggio 2010



Pisanu con Massidda, al ribelle apre il gruppo del Senato



CAGLIARI. Silvio Berlusconi non ha partecipato alla campagna elettorale sarda. Secondo alcuni è rimasto alla larga per via dei contrasti interni al partito (soprattutto a Cagliari) e per via dell’inchiesta giudiziaria sull’eolico che coinvolge Ugo Cappellacci. Solo in extremis il premier ha deciso di far sentire la propria voce con un’intervista televisiva (a Sardegna 1) a sostegno del presidente della giunta. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra con Ugo Cappellacci - ha detto Berlusconi - e alla fine, grazie all’impegno anche del nostro Antonio Tajani, commissario europeo, e con il contributo del presidente Barroso, siamo riusciti a raggiungere un risultato importante. E’ la prima volta, tra l’altro, che la Commissione europea accoglie un decreto che abbatte le tariffe per le aziende energivore». Il Cavaliere, intervistato assieme al governatore, ha ricostruito le varie fasi della vicenda («è stato un lavoro impegnativo, perché la situazione non era facile, con l’Alcoa che voleva abbandonare l’Italia perché i fattori della produzione erano troppo elevati, in particolare il costo dell’energia»). Una vertenza - ha concluso - in cui Cappellacci è stato oltremodo pressante: non c’era mattina o pomeriggio che non mi chiamava al telefono per aggiornarmi sulla situazione. E alla fine ci siamo riusciti, salvando centinaia di posti di lavoro, con ricadute per numerose altre aziende».
La giornata politica del Pdl sardo è stata caratterizzata da altre due notizie sul senatore «ribelle» Piergiorgio Massidda, che, dicendo da sempre di essere «il candidato che voleva Berlusconi», si è presentato in contrapposizione al nome ufficiale del partito e del centrodestra Giuseppe Farris, voluto da Denis Verdini e Ugo Cappellacci. A sostegno di Massidda, con una lettera, si è schierato come previsto Beppe Pisanu, considerato il punto di riferimento politico dei dissidenti sardi. Il presidente della commissione Antimafia ha scritto a Massidda di aver «creduto nella tua candidatura fin da quando i sondaggi e le valutazioni disinteressate di numerosi esponenti del Pdl ti indicavano come la persona più adatta a guidare l’amministrazione provinciale. Non ho cambiato opinione e, pur essendo del tutto estraneo alle polemiche interne, resto dell’avviso che la tua coraggiosa battaglia meriti rispetto e attivo sostegno». Una «scelta coerente con gli ideali liberal democratici che ci legano al Pdl e, prima ancora, agli interessi generali della nostra regione e della provincia di Cagliari».
Sul caso Massidda hanno diffuso ieri una dichiarazione il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri e il suo vice Gaetano Quagliarello. «Massidda, componente del direttivo del gruppo, ha sempre ben lavorato e difeso le cause del Pdl e del presidente Berlusconi», ma la sua scelta di candidarsi non con il partito ufficiale «non condividerla», tuttavia «la rispettiamo per ciò che Massidda ha fin qui dato al centrodestra e al Pdl». Secondo Gasparri e Quagliarello «nel prosieguo dell’attività politica vi saranno i tempi e i modi per chiarirsi e per ritrovarsi». Si lavora, evidentemente, per un accordo sull’eventuale turno di ballottaggio. Se l’intesa, forse sponsorizzata da Berlusconi, dovesse portare alla vittoria ci sarebbero le condizioni per ricucire lo strappo. (f. per.)