Oggi la chiusura di D’Alema. Guerra di pullman e autobus tra candidati di Pd e Pdl
FILIPPO PERETTI
CAGLIARI. La campagna elettorale è alle battute finali e a mobilitarsi sono soprattutto i leader nazionali del centrosinistra. Ieri Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, ha tuonato contro Silvio Berlusconi: «Le elezioni provinciali sarde sono il primo test sulla manovra».
La prima tappa cagliaritana di Anna Finocchiaro è stata l’università in un’assemblea con gli studenti nella facoltà di lingue, organizzata da Mauro Usai, eletto nell’esecutivo nazionale dei Giovani democratici. Affiancata dal candidato Graziano Milia, dal segretario regionale Silvio Lai e dal senatore Antonello Cabras, la capogruppo ha toccato i temi della formazione e della ricerca confermando che «saemo al fianco degli studenti», i quali, ha ricordato, «sono stati gli unici soggetti sociali in questi anni a dare vita a movimenti spontanei contro questo governo». Parlando in una conferenza stampa, la Finocchiaro ha detto che «la manovra finanziaria del governo è una minaccia al federalismo e mette in difficoltà gli enti locali e i dipendenti pubblici» e che «sarà tragica per i soggetti deboli». E’ ritornata anche sul caso delle intercettazioni, sulle quali la battaglia è già iniziata in Senato. «Il disegno di legge - ha detto - è una mina alla libertà di informazione». Per quanto riguarda le elezioni provinciali e comunali di domenica e lunedì in Sardegna, Anna Finocchiaro si è detta fiduciosa per il risultato del Pd e del centrosinistra, affermando di non essere preoccupata per alcune «divisioni locali» nello stesso partito e con l’Idv: «Sono difficoltà che sapremo superare».
Nel corso dell’incontro con gli studenti c’è stato qualche attimo di imbarazzo per alcune critiche a Milia (per via della sua recente condanna per abuso d’ufficio, reato non contemplato però nel codice etico del Pd e del centrosinistra) e allo stesso partito considerato lontani dai problemi dei giovani.
Ieri in Sardegna anche Rosy Bindi. Ad Alghero la vice presidente della Camera ha parlato duramente contro la manovra Berlusconi-Tremonti: «E’ iniqua, si accanisce contro i lavoratori». La Bindi ha attaccato anche Cappellacci: «In Sardegna il centrodestra è riuscito a sporcare anche l’energia pulita».
Oggi, sempre per il Pd, altre due visite di peso: nel pomeriggio Massimo D’Alema sarà a Cagliari (18.30 al teatro Alfieri) ed Enrico Letta nel Sulcis dalle 10 di mattina per visite in alcuni punti di eccellenze produttive, a sostegno della linea politica del candidato alla presidenza della Provincia, Tore Cherchi: «Possiamo farcela a uscire dalla crisi».
La campagna elettorale del centrosinistra non ha ovviamente riguardato solo il Pd. Per l’Idv l’unico candidato alla presidenza della Provincia, Federico Palomba, ha insistito sulla questione della legalità e ha cercato di riproporre all’attenzione i temi di merito, a iniziare dalla sua proposta di legge perché il tema della insularità entri nella Costituzione.
Contro la manovra finanziaria anche Paolo Ferrero. Prima all’Asinara «isola dei cassintegrati» e poi a Nuoro, il segretario di Rifondazione comunista ha detto che la manovra «è una porcheria che viene fatta pagare ai lavoratori e ai giovani». E sulla Vinyls ha detto: «E’ un problema politico».
Durissimo contro la manovra anche Claudio Fava (Sinistra e libertà) e Angelo Bonelli (Verdi) che a Sassari hanno tenuto una iniziativa congiunta (a Sassari sono nella stessa lista). «La manovra correttiva poteva essere evitata tagliando le spese militari per gli armamenti», ha spiegato Bonelli. Fava si è schierato anche contro Ugo Cappellacci: «La Sardegna è in uno stato di servitù politica». Duro attacco anche per l’inchiesta giudiziaria sull’eolico.
Infine una curiosità. Oggi a Cagliari la campagna elettorale del Pd si concluderà su un autobus londinese a due piani: andrà in giro per la città con i candidati alle elezioni provinciali nel percorso che li porterà al convegno con D’Alema. Il Pdl non ha voluto sfigurare e ha noleggiato un pullman che porterà i candidati, attraverso diverse tappe, da Monastir al capoluogo.