La protesta


Tutti in coda, davanti agli sportelli della sezione recupero crediti di Abbanoa. Da giorni, gli uffici di viale Diaz sono presi d'assalto da centinaia di cittadini che hanno ricevuto una lettera con la dicitura “Fatture insolute”. Molti sono utenti che non hanno pagato qualche bolletta nel corso degli anni, ma tanti altri risultano essere delle vere e proprie mancanze della banca dati: la registrazione di pagamento non è arrivata correttamente o nel bollettino c'era qualcosa di sbagliato che ha inceppato l'automatismo. «Mi hanno elencato otto bollette non pagate per un totale di 2000 euro», racconta Sara Pisu, «Peccato che si sbagliavano, quelle bollette erano le stesse che avevo fatto registrare all'Abbanoa di via Cornalias più di una volta, perché a distanza di tempo non risultavano mai pagate? Parliamo di fatture del 2003 e anni seguenti. La mia posizione è la stessa di tante altre persone presenti in viale Diaz».
Ovviamente chi ha conservato i bollettini e le ricevute dei versamenti non deve fare altro che presentarle alle impiegate dello sportello. «Ma si possono chiedere ricevute di dieci anni fa?», protesta Elio Soro. «Ho i bollettini degli ultimi cinque o sei anni, non ho pensato di conservare tutto. Sono costretto a pagare, ma la ritengo un'ingiustizia». ( fr. pi. )

28/05/2010