Le strategie di immagine dei candidati per la Provincia: dal giovanilista al tradizionale
Le e-mail e gli sms stanno sostituendo le lettere
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Sarà perchè Barack Obama insegna, ma quest’anno tutti si sono buttati su internet. E così anche la campagna elettorale per la presidenza della Provincia viene giocata, in una fetta importante, sul web. Se non tutti hanno un proprio sito, ognuno gioca su Facebook.
In genere il web è considerato il modo migliore per moltiplicare i contatti e per parlare direttamente agli elettori. Giuseppe Farris (candidato per la coalizione di centrodestra e sardista) ha, ad esempio, quasi tre pagine piene di filmati su You tube. Ma va ricordato che Farris gioca con una squadra di specialisti affidata a Claudio Valardi. Professionista che, a suo tempo, ha curato l’immagine di Massimo D’Alema e, recentemente, quella di Renata Polverini.
Anche per il rappresentante del Pdl, internet è la finestra verso i meno anziani. Non è un caso che il suo slogan sia «Forte, concreto, giovane, come noi». Mentre il suo più stretto antagonista, il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda che corre con sei liste (pure lui nell’area del centrodestra), ha puntato sulla frase-parola d’ordine più discorsiva («Ho scelo il POPOLO, altri si sono dimenticati di coinvolgere le persone»). Una combinazione di proposizioni che richiama implicitamente le vicende che hanno portato il Pdl a scegliere Farris al posto di Massidda. Ma anche quest’ultimo è presente su You tube con una serie di filmati. E ogni giorno risponde personalmente a tutte le e-mail che riceve.
Più sintetico, invece, lo slogan di Graziano Milia (candidato del centrosinistra): «Semplicemente presidente», che fa riferimento al fatto che è il responsabile uscente dell’ente locale per il quale gareggia. Inoltre quel «semplicemente» è una figura retorica che, partendo da una apparente diminuzione di valore, porta a sottolineare e rafforzare la parola che segue: «presidente».
La corsa su internet trova poi un utilizzo particolare da parte di Federico Palomba (che punta alla guida della Provincia per l’Idv). Quest’ultimo è, sì, presente su You tube, ma in quanto parlamentare e già presidente della Regione: come persona che ha un livello di visibilità autonomo. La sua campagna elettorale si svolge senza slogan specifici, ma sulla base di interventi politici su singoli argomenti. Aspetto, questo, utilizzato anche dagli altri. Alcuni candidati, invece, hanno accentuato la polemica coi loro concorrenti più diretti, spesso tentando di creare l’evento. Ma i risultati sono stati scarsi, salvo la contestazione della Lega Nord che, indirettamente, è andata a tutto vantaggio (perchè ha acceso i riflettori) di Massidda, appoggiato appunto da Bossi.
TUTTI IN CORSA
I più piccoli tra fantasia e seriosità
CAGLIARI. Tra i candidati di quattro partiti che non hanno rappresentanze all’interno della Provincia, la campagna più tradizionale è condotta da Forza Nuova che corre con Gino Melis. Il movimento non ha un sito internet specifico e punta su slogan che rimarcano l’appartenenza a destra: «Dalla parte degli italiani» e «atuttadestra», scritto senza divisione tra le tre parole.
Agli antipodi anche come messaggio d’immagine si trova l’Irs, il partito indipendentista che fa capo a Gavino Sale. Il suo candidato presidente è una donna, l’unica per la Provincia, Ornella Demuru. Nel web vi sono tantissime sue immagini, per lo più sorridente. In generale l’Irs tende a trasmettere atteggiamenti di disponibilità e solidarietà.
Differente la campagna di Nicola Tradori che sottolinea subito «operaio cassintegrato», che corre per il Partito comunista dei lavoratori, nato da una scissione di Rifondazione. Ha come slogan «Anch’io voto un operaio cassintegrato».
Presente su You tube pure Pietro Loi, candidato dell’altro partito indipendentista, Malu Entu. La parola d’ordine punta al coinvolgimento: «Con Loi presidente diventate presidenti tutti voi». E le immagini che si trovano su internet sembra vogliano trasmettere serietà. (r.p.)