Il Gruppo di Intervento giuridico si appella alla Procura
CAGLIARI. Anfiteatro, o del sequestro. Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno presentato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, chiedendo il sequestro preventivo dell’Anfiteatro Romano e delle attrezzature.
Nel mirino, ancora una volta, la copertura degli anelli scavati nella roccia, la cosiddetta legnaia, che secondo gli ambientalisti sarebbe abusiva. Al Ministero per i beni e le attività culturali, alla Direzione regionale per i beni culturali e il paesaggio e alle Soprintendenze viene chiesto «lo svolgimento coattivo di quelle operazioni di rimozione dell’allestimento per gli spettacoli ormai privo di autorizzazione paesaggistica da anni».
La “legnaia” si deve rimuovere perchè, argomentano gli ambientalisti, «sotto il profilo paesaggistico, è abusiva. La sua autorizzazione paesaggistica è scaduta da cinque anni: l’ha confermato più volte il Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari dopo ripetute denunce».
Inoltre, secondo le due associazioni, «le autorizzazioni di tipo archeologico erano per un utilizzo temporaneo» e la normativa prevede che «qualsiasi manifestazione in ambiti storico-culturali dev’essere preventivamente autorizzata dalla competente Soprintendenza».
Gli spettacoli all’Anfiteatro, nonostante le polemiche pluriennali sulla sua eterogenea destinazione d’uso, non si sono mai fermati: la prossima stagione di eventi partirà il 4 giugno, mentre il Comune ha deciso di affidare ad un concorso internazionale di idee l’utilizzo futuro del monumento romano, tra i più importanti nell’Isola, uno dei tre anfiteatri scavati nella roccia ancora esistenti. La richiesta di sequestro arriverà subito prima dell’inizio della stagione o per questa ci sarà una deroga? E chi si assumerà la responsabilità di proseguire eventualmente la stagione di spettacoli?