Verso il voto. Scintille dopo i fischi che hanno coperto il comizio della Lega. Il senatore minaccia denunce
Il Psd'Az: gli elettori puniranno gli opportunisti. Il Carroccio non ha intenzione di fermarsi
È guerra aperta nel Pdl sardo dopo le tensioni di domenica durante il comizio della Lega Nord a sostegno del senatore Piergiorgio Massidda. Ieri Massidda ha denunciato la presenza in piazza Costituzione di «iscritti candidati del Pdl e prestati ad altri partiti, fomentare la piazza contro il partito alleato in campo nazionale». Massidda ha annunciato che invierà il materiale filmato e fotografico al premier Berlusconi e che farà una denuncia cautelativa agli organi giudiziari per segnalare l'accaduto. Non solo: ha parlato di un'azione «deliberata, premeditata e trasversale»: «Abbiamo visto alcuni dirigenti del comitato che sostiene il candidato Giuseppe Farris che stavano schedando i partecipanti al comizio. È una cosa testimoniata da fotografie e riprese televisive che stiamo raccogliendo e che verranno inviat e a l l a m a g i s t r a t u r a » . I l senatore ha poi lamentato l'assoluta mancanza di manifestazioni di solidarietà dai vertici del Pdl. «Mi ha chiamato addirittura Graziano Milia, ma nessuno del Pdl».
DURA LA REAZIONE del suo partito. Farris, prendendo le distanze «dagli episodi di intolleranza e di violenza a cui abbiamo assistito», ha affermato che le dichiarazioni di Massidda «testimoniano il suo stato confusionale e la sua relativa mala fede. I fatti dimostrano che il tentativo di far sbarcare la Lega Nord in Sardegna è clamorosamente fallito. E di questo fallimento, il neo leghista Massidda, dovrà assumersi ogni responsabilità politica di fronte ai suoi elettori e a tutti i sardi». Per il deputato Pdl Salvatore Cicu, «Massidda è ormai fuori dal confronto elettorale. Il Pdl è una forza politica che si fonda sui valori di onestà e rispetto del prossimo - ha aggiunto - non quel teatro di contestazioni e veleni che abbiamo visto a Cagliari. Non accettiamo alcun tipo di strumentalizzazione da chi nel partito è stato ufficialmente escluso dalla corsa elettorale dai vertici nazionali e dallo stesso presidente Silvio Berlusconi. Massidda prenda atto una volta per tutte della sua solitudine». Dal Psd'Az, attaccato più volte durante il comizio di domenica, è giunta la replica del segretario provinciale Giuseppe Atzeri. «Il volgare e prede terminato attacco al Psd’Az permette fin d’ora di prevedere che la Lega fallirà clamorosamente l’obiettivo: gli elettori puniranno gli opportunisti dell’ultima ora». Ma la Lega Sardinia è intenzionata ad andare avanti nonostante le contestazioni. Domani i candidati del Carroccio saranno in giro per Cagliari e hinterland con banchetti e gazebo. «Non abbiamo mai avuto paura - racconta Gianfranco Orrù, uno dei candidati - ma sicuramente ora il numero di telefono del vicequestore l’ho memorizzato nel mio cellulare». A.Z.