Presentato ieri il piano “Cagliari città murata”: la ricetta per far rinascere il quartiere
Presto in funzione al Bastione l'ufficio per il centro storico
L'amministrazione comunale ha annunciato la creazione di un presidio dei vigili urbani nella parte alta di via La Marmora.
Musei, università, turismo: è questa la road map che servirà a rilanciare il quartiere di Castello. Il piano “Cagliari città murata” è stato presentato ieri mattina alla Passeggiata dal sindaco Emilio Floris, accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, insieme a Nicolò Savarese, l'architetto di Mecenate '90 che, dal 2005, lavora su questo tema. Un'occasione per vedere il Castello (e il centro storico) del futuro. Ma anche per capire quello che accadrà nell'immediato: a margine della conferenza stampa, è stato presentato l'ufficio per il centro storico che occupa gli spazi di fronte all'ingresso della Passeggiata coperta. «Servirà ai turisti ma anche ai cittadini che vogliono conoscere meglio questa parte della città», annuncia Floris. E, nel frattempo, è stato anche dato l'annuncio che, in brevissimo tempo, la parte alta di via La Marmora ospiterà un presidio dei vigili urbani.
IL PIANO Ma, intanto, “Cagliari città murata” pensa al futuro di Castello. «È uno dei centri storici più importanti e interessanti d'Italia e quindi del mondo», afferma Savarese, «eppure non è valorizzato». Mentre altri quartieri - come Villanova e Marina - stanno conoscendo un rilancio dopo gli interventi urbani, Castello continua a essere al palo. E il piano propone, appunto, tre strade per la valorizzazione.
I MUSEI Intanto, secondo Savarese, un maggior coordinamento tra le varie amministrazioni (e con l'intervento dei privati) può trasformare Castello nel motore culturale della città. In fondo, il quartiere ospita strutture museali particolarmente importanti, dalla Cittadella dei musei al Ghetto.
L'UNIVERSITÀ Ma Castello può anche puntare a diventare il motore pulsante dell'Università cittadina: sono presenti alcune strutture di coordinamento dell'ateneo. E qualcuna può essere ulteriormente rilanciata. «Particolarmente importante», sostiene Savarese, «l'istituto per le relazioni internazionali: potrebbe, come capita in altre città, ospitare la sede di università straniere».
IL TURISMO Il rilancio del quartiere passa anche attraverso il turismo. Anche se, attualmente, resta quasi un acropoli non facilmente raggiungibile. «Quindi devono essere potenziati gli accessi verticali». I turisti possono aiutare a rilanciare l'economia. Ma occorre pensare anche ai residenti. «Sono indispensabili parcheggi per loro e un sistema di trasporto pubblico efficiente». ( mar.co. )