Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, Marina Piccola cambia volto

Fonte: L'Unione Sarda
4 luglio 2008

L'opposizione boccia il progetto: è un'opera per quale non ci sono finanziamenti

Previsti parcheggio interrato da 1.860 posti e scuola velica
Investimento da quasi 24 milioni di euro. Il parcheggio nascosto da un boschetto.
Occorre sfatare immediatamente un mito: il multipiano di Marina Piccola non è un multipiano. E neanche un ecomostro. Al massimo, è un sottomarino che emergerà di un metro e venti rispetto al piano stradale (è sarà, tra l'altro, ricoperto da una sorta di bosco che ne nasconderà la vista). Ma il parcheggio (che ospiterà 1.560 auto e 300 moto) è solo la punta dell'iceberg del progetto che dovrebbe trasformare il porticciolo turistico: alla fine degli interventi, Marina Piccola ospiterà il parcheggio nautico dello Yacht club, la scuola di vela, la foresteria, il circolo soci e una serie di attività (dalla farmacia all'officina meccanica, passando per i negozi di abbigliamento, alimentari e articoli nautici, oltre che un bar tabacchi). Prevista anche la ristrutturazione dei locali ora occupati dalla Lega Navale e dal Corsaro.
LA SPESA Interventi che comporteranno una spesa complessiva di quasi ventiquattro milioni di euro. Di questi, la parte più importante è destinata proprio al parcheggio per la cui costruzione sono necessari quasi 15 milioni di euro (esattamente 14.904.000 euro); il resto, spese tecniche a parte, è destinato al centro velico (1.713.000 euro), alla ristrutturazione dei locali di Lega Navale e Corsaro (1.237.000 euro), al parcheggio nautico (938.000 euro) e alla nuova viabilità (889.000 euro).
LA VARIAZIONE AL PUC Il passaggio di mercoledì in Consiglio è stato soltanto il primo adempimento di tanti che dovranno essere adempiuti: in pratica, con il centrosinistra che ha abbandonato l'aula, i quindici consiglieri del centrodestra presenti hanno votato la variazione al piano urbanistico che permette la realizzazione dell'opera. Il progetto, adesso, dovrà essere finanziato (dunque, ci dovrà essere uno stralcio nel bilancio) e approvato nel complesso. Un iter ancora lungo prima che possono cominciare i lavori che trasformeranno il porticciolo turistico.
LA CONFERENZA STAMPA Ed è probabile - anzi certo - che il centrosinistra farà le barricate per opporsi all'approvazione dello stesso. A spiegare le ragioni del loro dissenso sono stati gli stessi consiglieri dell'opposizione che, ieri, hanno convocato una conferenza stampa. «In primo luogo», ha affermato il capogruppo del Partito democratico Ninni Depau, «questo intervento non è previsto nel piano triennale delle opere pubbliche. Non solo: non esiste neanche la copertura finanziaria. Da dove verranno fuori i soldi per la sua realizzazione?». In realtà, afferma Claudio Cugusi (Prc-Se), una parte del denaro esiste. «Sono i 500 mila euro che la Regione ha dato per il piano straordinario del lavoro». Ma i dubbi sulla decisione del Consiglio sono anche tanti altri. «Non c'è stata», ha affermato Andrea Scano (Pd), concertazione con i soggetti interessati. Inoltre il parcheggio non può essere una risposta: va inserito in un discorso più ampio relativo alla mobilità, soprattutto verso il Poetto». Per Massimo Zedda (Sd) manca una visione d'assieme sul litorale. «Sento parlare di una strada che collega Calamosca con Marina Piccola. Un fatto preoccupante». Dubbi anche sulla legittimità del voto. E un sospetto di conflitto familiare (piuttosto che di conflitto di interessi): «Non è un segreto che il presidente dello Yacht club è il fratello del sindaco», ha puntualizzato Depau. Radhouan Ben Amara (La città promessa), criticando l'intervento, ha però bacchettato anche il centrosinistra. «Continuiamo a inseguire la maggioranza, pensando di poterci lavorare insieme. Ma il centrodestra non è pronto e non ha voglia di lavorare con noi». La chiusa è di Marco Espa (Pd): «Spero che accada quello che è successo per Sant'Elia: il Comune mette i cartelli ma, alla fine, non fa nulla».
MARCELLO COCCO

04/07/2008