Castello. Terminato l'intervento del Comune: è stato finanziato con 600 mila euro
Consolidate le mura “fratturate”: ricompare la passeggiata
Per 25 anni ci sono state le barriere di uno dei cantieri infiniti della città. Sono scomparse alla vigilia del primo maggio, senza tagli di nastro.
Sono state lì per 25 anni, uno dei cantieri infiniti della città. Sono scomparse alla vigilia del primo maggio, senza clamore, senza tagli di nastro. Si chiamavano barriere “Fracasso” (dal nome dell'azienda che le produce) e per anni hanno protetto i passanti dai grumi di cemento che si staccavano da uno dei costoni di Castello. Ma hanno anche nascosto la passeggiata di S'Avanzada, che dai Giardini pubblici conduce a porta Cristina.
IL PROGETTO Dopo un quarto di secolo di attesa, il Comune, in un anno, ha risolto il problema. Spendendo 600 mila euro finanziati nell'ambito di un programma più ampio di messa in sicurezza e consolidamento delle mura della città grazie al quale sono state messe in sicurezza le pareti tra via Cammino nuovo e via Santa Margherita.
LE FRATTURE Il costone risanato è costituito da rocce di natura varia con prevalenza di calcari e arenarie marmose. Materiali che col passare degli anni sono stati “inteneriti” dalla pioggia che ha deteriorato il fronte roccioso provocando fratture degli ammassi. «L'obiettivo principale è stato quello di mitigare il rischio geomorfologico ed evitare fenomeni di crollo che si potevano tradurre in distacchi di frammenti rocciosi», spiega Efisio Passa, l'ingegnere dell'assessorato ai Lavori pubblici che ha curato la supervisione dei lavori.
I ROCCIATORI L'intervento ha riguardato circa 8000 metri quadri di costoni per una lunghezza di circa 500 metri e un'altezza tra 22 e 30 metri. Per sanare le fratture sono state inserite oltre 500 barre in acciaio a profondità variabili tra sei e dodici metri. A installarle sono stati tecnici superspecializzati: rocciatori che si sono appesi alle pareti con tecniche alpinistiche.
L'intervento è stato progettato e diretto da Raffaele Cotza, docente ordinario di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali alla facoltà di Ingegneria. I lavori sono stati realizzati da un'associazione temporanea di imprese tra Sarroch Granulati e Tecnoline Cagliari. (f.ma.)
24/05/2010