Centro di aggregazione per giovani a Pirri locale del Comune, gestione di Domus de Luna
CAGLIARI. E’ una questione anagrafica: i giovani sono tutti «digitali» e allora, per tirarli via dalla strada, per offrire loro qualcosa di coinvolgente, ecco che lo staff dell’associazione Domus de Luna presieduta da Ugo Bressanello, ha ideato un centro di aggregazione sociale dove si fanno video, radio, grafica, si inventano network, col computer e tutta la multimedialità che diventano strumenti per dare corpo, se possibile, al proprio sogno personale. Naturalmente non mancheranno teatro, musica e arte, i laboratori che Domus de Luna anima a Cagliari e in altre città italiane. Il Comune del sindaco Emilio Floris e dell’assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras ha deciso di dare una casa a tutto questo: l’ex mercato di Santa Teresa a Pirri, una parte della grande Cagliari dove un ragazzino non trova davvero nulla all’infuori del marciapiede. Ma non sarà (spiegava Bressanello) un luogo solo per Pirri: l’Ex-Mé, l’ex mercato, sarà aperto a tutti i ragazzi di Cagliari e a chiunque vorrà portare la propria esperienza o partecipare a quella dei ragazzi dell’Ex-Mé. Qualcuno ha già deciso di portare qualcosa nel centro di aggregazione di Pirri: Mediaset, Fondazione Vodafone e Radio Rtl, big della multimedialità, metteranno denari (quasi 200 mila euro per ristrutturare l’edificio) ma anche professionisti e tecnologie a disposizione dei giovani «perché qui molti ragazzi potrebbero formarsi a un lavoro ricco di soddisfazioni», diceva Yves Confalonieri (sì, il figlio di Fedele) che ha voluto rendere omaggio alla Sardegna, «per diversi anni la Silicon Valley italiana» e si è augurato che, qui, nel futuro Ex-Mé, nasca il nuovo Facebook. Floris: «Questo è un modo di rinnovare le nostre politiche, il nuovo modo di fare socialità». Piras: «Ieri abbiamo festeggiato il primo anno della banda musicale di Sant’Elia dove 20 ragazzi sono diventati maestri di violino e clarinetto. Gli insegnanti ci dicono che niente ormai riesce a distorglieli...». Ci vorranno circa tre mesi per ristrutturare i locali, ci sarà spazio per almeno 300 ragazzi.(a. s.)