Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Solo interessi di famiglia»

Fonte: La Nuova Sardegna
4 luglio 2008


VENERDÌ, 04 LUGLIO 2008
Pagina 1 - Cagliari

Marina Piccola. L’opposizione attacca la giunta e il centrodestra dopo il voto



L’accusa: il multipiano nasconde l’ampliamento dello Yacht club



Conflitto d’interessi tra il sindaco e il fratello presidente


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CAGLIARI. ‹‹Diciamola tutta: il centrodestra vuole a tutti i costi il centro velico di Marina Piccola e assegnerà fondi regionali a un privato, nella fattispecie il fratello del sindaco. Il conflitto familiare è evidente». L’opposizione si riscopre tale e attacca la maggioranza, parcheggio multipiano compreso. Piccolo particolare: i soldi per quel progetto non ci sono. Tradotto: l’unica opera possibile sarà il centro velico.
E chi è il presidente dello “Yacht club Cagliari?” Alberto Floris, fratello del sindaco Emilio. Secondo la delibera di giunta, il piano prevede appunto un centro velico con annessa foresteria, ‹‹che in casa nostra vuol dire albergo››, hanno detto ieri in coro i rappresentanti di minoranza. E poi: un “parcheggio-giardino”, costo stimato in quindici milioni di euro, già osteggiato da oltre tremila cittadini che in poche settimane hanno sottoscritto un’apposita petizione. Seguono un parcheggio nautico, nuovi ambienti per il ristorante “Dal corsaro” - socio il presidente dell’Ascom e della Camera di commercio, Giancarlo Deidda - e gli interventi per la nuova viabilità, per poco meno di due milione di euro. Fondi inesistenti, questa è la verità dice l’opposizione. Allora qual è l’unica moneta frusciante nelle casse del Comune? I 500mila euro della Regione planati su via Roma grazie ai fondi per l’occupazione. E ora dirottati sul progetto “Yacht club”. ‹‹Ma i soldi per realizzare gli altri interventi da dove arrivano? - si è chiesto il capogruppo del Pd Ninni Depau -. L’impegno di spesa non esiste, né tra le voci di bilancio, votato appena un mese fa, e nemmeno nella lista del piano triennale delle opere pubbliche. E cosa ha risposto l’assessore Lorrai? «Forse interverranno i privati». Chi? Quali? In che termini? Non si sa. O si farà un assestamento di bilancio? Non ne sappiamo niente, anche perché la giunta tace››. Ne consegue che il grande dibattito scatenato tra fautori e detrattori del parcheggio interrato, in auge negli ultimi giorni, si è rivelato un fuoco di paglia. Nelle ultime settimane si è discusso di aria fritta. Lo dice anche la delibera incriminata, nel prospetto che riguarda la disponibilità finanziaria: ‹‹Costo totale: 23 milioni e 777mila euro. Disponibilità: tre milioni e mezzo››. Eppure, il cemento del multipiano che cola nel sottosuolo di Marina Piccola sembrava cosa fatta. ‹‹Forse per spostare l’attenzione - ha detto il capogruppo del Psd’Az Claudia Zuncheddu - dai 500mila euro bilanciati dal Comune a favore dello Yacht club. Ovvero a favore di un privato: è un’operazione, forzata. E poi non è possibile discutere di un progetto così importante e non coinvolgere minimamente la cittadinanza, con una fuga in avanti alquanto arrogante che dimentica il minimo principio di democrazia partecipata››. Un elemento, quest’ultimo, sottolineato anche dagli altri rappresentanti di opposizione, da Andrea Scano a Massimo Zedda, fino a Ninni Depau, Claudio Cugusi e Radhouan Ben Amara. Che ha affondato il colpo sul presunto conflitto di interessi che mina l’intera operazione: ‹‹Suvvia, non nascondiamoci: stiamo parlando di un progetto deciso da privati, e per interessi privati. Che però vogliono essere finanziati con soldi pubblici››.