Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anche le aziende private pronte a investire

Fonte: La Nuova Sardegna
18 maggio 2010

MARTEDÌ, 18 MAGGIO 2010

Pagina 1 - Cagliari

I meritevoli avranno borse di studio che abbatteranno tutti i costi

CAGLIARI. Le regole saranno chiare, e definite sin da subito: il ragazzo che andrà a scuola sarà seguito dal college negli studi, accettando un progetto educativo, condiviso anche dalla sua famiglia, promosso dalla fondazione. La tariffa mensile onnicomprensiva sarà di 600 euro, «che potranno abbassarsi con le borse di studio che metteremo a disposizione, sino a coprire per intero le spese degli studenti».
L’Arcivescovo fa un solo nome, ma è di quelli pesanti. «Ho già un accordo verbale con Saras, disposta a sostenere i migliori ragazzi che vogliano formarsi nelle loro materie, chimica, fisica e ingegneria, e contribuire ad abbattere i costi per i ragazzi più meritevoli. Noi ci assumeremo la gestione del college, e siamo convinti che arriveranno anche studenti da altre parti del Mediterraneo e del paese. Questo college non sarà isolato, ma si aprirà al mondo, anche con investimenti di altre imprese anche d’Oltretirreno, disponibili ad aiutare i giovani sardi. Il nostro obiettivo è coltivare le perle preziose, che dovranno però studiare seriamente. Saranno definiti orari di massima per il rientro nelle stanze, pensiamo che mezzanotte sia un orario giusto. Noi proporremo animazioni per gli studenti che ospitiamo, ma senza alcun obbligo di partecipazione. Potranno iscriversi al College anche ragazzi non frequentanti il primo anno. Questi ragazzi avranno un solo obbligo, un solo obiettivo: studiare e studiare e dimostrare di non essere secondi a nessuno».
L’Arcivescovo, che nella conferenza stampa di presentazione del College era affiancato dall’ausiliare Mosè Marcia, ha tenuto a sottolineare che la missione del College è quella di aiutare gli studenti bravi che non dispongono delle risorse finanziarie per mantenersi negli studi.
«Tanti sardi, nel passato hanno avuto difficoltà a proseguire gli studi, benché meritevoli, proprio perché provenivano da famiglie disagiate. Nei criteri di ammissione quindi introdurremo anche i redditi delle famiglie per privilegiare, a parità di profitto, quelli più in difficoltà».
E cita l’intellettuale sardo più famoso della storia, proveniente da una famiglia poverissima ma in grado di andare avanti negli studi nonostante la sua estrema povertà: Antonio Gramsci. E a chi rimane sorpreso della citazione, Giuseppe Mani ricorda il metodo di studio e la serietà che Gramsci si imponeva.
«La sua era una aristocratica severità che va riscoperta anche oggi». Una severità che si ritrova anche nell’altra frase celebre del pensatore di Ghilarza mai come oggi dedicata ai giovani sardi, sicuramente sottoscritta da Mani.
«Istruitevi perché abbiamo bisogni di tutta la vostra intelligenza».(g.cen.)