Festa della Polizia. Celebrato ieri al Lirico il 158° anniversario della fondazione
Il questore Mulas: prostituzione e pedofilia le emergenze
In servizio cinque equipaggi affiancati dalle sei pattuglie del poliziotto di quartiere.
Calano i reati, aumentano gli arresti e i sequestri di droga, sono cessati gli sbarchi dei clandestini sulle coste del Sud Sardegna, mentre continuano a destare allarme fenomeni come lo sfruttamento della prostituzione, in mano alle bande rumene e nigeriane, il vandalismo e la pedofilia. È questa l'istantanea sull'ordine pubblico e le emergenze criminali a Cagliari e provincia scattata ieri dal questore Salvatore Mulas nel suo discorso per il 158esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato celebrato al Teatro Lirico. Un'analisi che restituisce l'immagine di una città più sicura, dove la repressione della criminalità è andata di pari passo col costante monitoraggio della realtà sociale e la ricerca di un contatto continuo con istituzioni e cittadini, in nome della nuova filosofia della «polizia di prossimità» riassunta dallo slogan C'è più sicurezza insieme .
TERRITORIO PRESIDIATO Un risultato ottenuto grazie al rafforzamento della presenza degli uomini e della donne della polizia nell'area metropolitana «potenziata - ha spiegato Mulas - con la presenza di almeno cinque equipaggi operativi della varie componenti, affiancati dalle sei pattuglie del poliziotto di quartiere». Una presenza «visibile e costante che ci ha permesso di raccogliere un'enorme mole di informazioni sulle criticità dei diversi quartieri e di raggiungere buoni risultati repressivi».
IL PROBLEMA RISORSE Con molta eleganza il questore ha però voluto anche affrontare lo spinoso capitolo dei tagli alla sicurezza, spiegando che «se le riduzioni delle risorse generali diventassero superiori ai risparmi che abbiamo dimostrato di essere in grado di realizzare si rischierebbe di intaccare l'incisività di alcune nostre attività di contrasto al crimine».
LOTTA AL CRIMINE Davanti alle massime autorità civili, militari e religiose (presenti tra gli altri il prefetto Giovanni Balsamo, il procuratore capo Mauro Mura, il presidente della Regione Ugo Cappellacci e il sindaco Emilio Floris), il questore ha ricordato con orgoglio gli oltre «duecento arresti compiuti dalle sole volanti», nonché «i successi investigativi nell'attività di contrasto al traffico di droga»: in primis le operazioni Margò e Compagnia della Indie, che «hanno portato all'arresto di 47 persone disarticolando due sodalizi criminali che gestivano lo spaccio a Sant'Elia e Is Mirrionis», ma anche l'indagine che ha sgominato «un'organizzazione che assaltava istituti di credito e reinvestiva i proventi in droga». Allarmante poi viene considerata la massiccia «ricomparsa sul mercato dell'eroina e di recente della ketamina», mentre a parere di Mulas «non sono state registrate infiltrazioni della criminalità organizzata» anche se esiste ormai una costante sinergia tra la mala locale e quella del resto dell'Isola.
FENOMENO ULTRÀ Mulas ha anche ricordato la chiusura della sede degli Sconvolts alla Marina, con «la denuncia di 40 ultras e l'emissione di 64 Daspo per soggetti che certo non possono essere definiti tifosi», ma anche la costante e discreta presenza della polizia tra i lavoratori in lotta - Euroalluminia, Portovesme, Rockwool e Otefal - grazie alla quale «si è riusciti a evitare che momenti di particolare criticità degenerassero in situazioni di più grave rilevanza sotto il profilo dell'ordine e sicurezza pubblica».
IL RUOLO DEGLI ALTRI Il questore ha infine voluto sottolineare l'importanza della collaborazione con le altre forze dell'ordine, della sicurezza urbana e della prevenzione del disagio sociale che coinvolge gli enti locali, le altre istituzioni e le famiglie. E non ultimo il problema della lunghezza dei processi e dell'incertezza della fase esecutiva della pena, «che troppe volte - sono state le sue parole - rendono il sistema penale nel suo complesso denso di aspettative di impunità». ( m. le. )
16/05/2010