Verso il voto. Tra gli aspiranti consiglieri figli d'arte, giornalisti, il padre di un calciatore (Cossu) e funzionari comunali
E Farris candida un Piergiorgio Massidda nella sua lista
I posti in consiglio sono 30. Ce la farà il 4,6% dei 650 candidati delle 27 liste concorrenti: 10 con Farris, 5 con Massidda, 7 con Milia, una a testa con gli altri 5 aspiranti presidente.
La strategia, in politica, è tutto. O quasi. E allora chapeau a chi ha avuto l'idea di inserire un Piergiorgio Massidda nella lista che sostiene Giuseppe Farris. Probabilmente diranno che è stato un caso, che l'omonimia con l'avversario interno del candidato ufficiale del Pdl è stata decisa solo dal destino. Certo alle urne può servire. Perché se, casualmente, qualcuno votasse il Piergiorgio Massidda della lista di Farris confondendolo con il candidato presidente, potrebbe regalare un vantaggio all'assessore al Personale del Comune. O, al contrario, la confusione potrebbe avvantaggiare il senatore cagliaritano.
I NUMERI Di sicuro non sarà semplice per nessuno conquistare uno dei trenta seggi a Palazzo Regio. La crisi economica e quella politica e morale, si è visto, allontanano gli elettori dai seggi. E questo si aggiunge alla scarsa attenzione di cui gode da sempre un ente che i cittadini percepiscono distante. Non è un caso che la percentuale dei votanti alle provinciali sia sempre vicina al 50% (nel 2000 e nel 2005 votò il 54% dell'elettorato). I numeri dicono che ce la farà il 4,6% dei 650 candidati delle 27 liste concorrenti (10 con Farris, 5 con Massidda, 7 con Milia, una a testa con gli altri 5 aspiranti presidente).
LE CURIOSITÀ Frugando tra le liste si trovano alcune curiosità. In corsa con Farris c'è, ad esempio, Fernanda Gavaudo , il funzionario comunale che ha messo la sua firma al contestato progetto di piazzetta Maxia. Con i Riformatori ci sono l'anatomopatologo Francesco Paribello e il giornalista di Sardegna Uno Marco La Picca , con Massidda si schiera il notaio Ernesto Quinto Bassi.
In campo anche l'ex provveditore agli studi Giambattista Porrà (Unione popolare cristiana), il fondatore del telefono antiplagio Giovanni Panunzio (Noi per Milia), l'architetto e docente universitario Maria Sias (Pdl), l'artigiano Nanni Pulli, Fabio Barbarossa , ex segretario regionale della Federazione dei medici di famiglia. Gli avvocati Alfonso Olla e Giuseppe Andreozzi si fronteggiano invece sui fronti opposti del sardismo: in lizza nel Psd'az il primo, nei Rossomori il secondo.
PARENTI Tra i parenti d'arte spiccano i nomi di Stefania Deiana , nipote di Emilio Lussu da parte di madre. Il problema è che è candidata con Fortza Paris, lista schierata a destra con Massidda. Corre sulla fascia destra anche Salvatore Cossu , padre di Andrea, stella del Cagliari, titolare nella squadra del Partito socialista, schierato con Farris dopo cinque anni accanto a Milia. E in contrasto con un altro pezzo di Psi che nei giorni scorsi ha criticato la scelta di andare pro centrodestra. «Bisogna rivitalizzare il partito socialista», hanno ammonito Lello Mereu, Giovanni Nonne ed Emidio Casula. Socialisti della prima ora come Benedetto Ballero la cui figlia Roberta, avvocato, è schierata con Milia.
IMMIGRATI Molti gli immigrati in lista, quasi tutti a sinistra. Hamze Jammoul e Fawzi Ismail corrono con la Federazione della sinistra, Rosario del Carmen Janette Vertiz Blanco, assistente sociale boliviana, è in corsa con la Sinistra ecologista, Abelhafid Mha con l'Unione popolare cristiana, Irma Toudjian con Noi per Milia. Fa eccezione Lesie Carla Evany Howard (Riformatori).
VOLTI NOTI Tra gli uscenti, un terzo dei consiglieri si ricandida ( Gianluca Grosso, Tonio Melis e Alessandro Sorgia del Pdl, Ricciotti Usai, Pierpaolo Ledda, Danilo Artizzu dei Riformatori, Mario Fadda dell'Udc, Rita Corda, Roberto Pili (Pd), ma ci provano anche presidenti (o ex) di circoscrizione - Paolo Truzzu e Alessandro Sorgia (Pdl), Simone Crisponi (Riformatori), Gianfranco Carboni (Pd), Loredana Lai (alleata con Massidda) e consiglieri (o ex) come Riccardo Laconi e Simone Spiga (Massidda) .
Nutrita anche la pattuglia dei consiglieri comunali (o ex) che a un anno dalla scadenza della consiliatura cercano altri seggi da occupare: è il caso di Salvatore Mereu (Pdl), Sandro Vargiu (Riformatori), Efisio Pireddu ed Ettore Businco (Udc), Aurelio Lai (Uds), Giorgio Cugusi (Sinistra ecologia) e Andrea Delpin (Massidda). Tra gli assessori comunali (Farris a parte), in campo con i Riformatori il vicesindaco Maurizio Onorato . Tra quelli provinciali si ripropongono Piero Comandini e Ignazio Tolu (Pd)
GLI STIPENDI I consiglieri eletti (gli importi sono lordi) incasseranno circa 1800 euro di indennità, il presidente circa 7000, gli assessori 4000.
FABIO MANCA
16/05/2010