Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Trentasette associazioni nella Consulta

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2010

In Provincia


È un mondo per molti aspetti sconosciuto a chi non è coinvolto in prima persona, anche se la disabilità è una campana che prima o poi suona per tutti, causa non ultima l'aumento delle aspettative di vita. Anche per esigenze di privacy i numeri sono difficili da trovare. In Sardegna, isola dei centenari, non ci sono calcoli precisie ufficiali. «Gli statistici - spiega Sandrino Porru - parlano di quasi 6 per cento di disabili sulla popolazione complessiva, il che nell'Isola ci porta sopra quota 90 mila». Tanti, forse troppi.
I dirigenti di Abc si fermano a un dato assodato, i 28.351 titolari di progetti individuali, destinati in genere a disabili gravi, finanziati dalla Regione. Sandrino Porru aggiunge che nell'area di Cagliari «i disabili che vivono in famiglia sono - in base alla legge 104 - ben 9.653, con le donne (6.332) in netta prevalenza sugli uomini (3321). Si tratta di cifre comunque sconvolgenti perché dietro i numeri emergono disagio e fatica. Difficile arrivare a una cifra esatta. Attestandosi su una linea di estrema cautela (4.400 sono gli studenti dotati di insegnanti di sostegno), si può ipotizzare che nell'area metropolitana di Cagliari i disabili siano almeno novemila, in un quadro regionale di oltre 30 mila persone colpite da handicap. Handicap di natura assai diversa, se si pensa che sono ben 37 le associazioni di familiari di disabili impegnate nella Consulta cittadina e in quella provinciale. «Il 40 per cento ha disabilità fisiche e di deambulazione - dice ancora Porru - mentre la maggioranza affronta problemi intellettivi e relazionali. Vasto il campo della psichiatria, il dieci per cento sono disabili sensoriali, non vedenti, non udenti». ( g. g. )

13/05/2010