Verso il voto. Il Prefetto dà ragione a Farris. Milia: non abbiamo intenzione di toglierli
Campagna elettorale a forza di esposti e denunce: falsi sms a sostegno di
Massidda
Alessandro Zorco alessandro.zorco@epolis.sm
La polemica sui manifesti istituzionali infiamma la campagna elettorale per le Provinciali. Il Prefetto di Cagliari ha accolto ieri il ricorso presentato da Giuseppe Farris imponendo al presidente uscente Graziano Milia di rimuovere la pubblicità istituzionale affissa dalla Provincia. Ma la campagna elettorale si fa sempre più dura. Ieri il senatore Piergiorgio Massidda ha denunciato che sono in circolazione sms fasulli che inviterebbero a sostenere economicamente la sua campagna elettorale con tanto di codice iban falso per i versamenti. Non solo: il presidente della Circoscrizione 4 Alessandro Sorgia ha reso noto di aver denunciato per diffamazione Simone Spiga, componente del coordinamento provinciale del Pdl candidato con Massidda, per alcuni volantini pubblicati su internet in cui si denuncia l'uso di soldi pubblici per la campagna elettorale.
PRIMA DI TUTTO la battaglia dei manifesti. «Milia ora ha il dovere di informare subito i cittadini su quanto sia costata l’intera operazione pubblicitaria: dall’idea alla progettazione, dalla stampa all’affissione», attacca Farris che parla di «uso disinvolto e scorretto dei soldi pubblici» e invita l'avversario a confrontarsi sui programmi. Dal canto suo, il presidente uscente difende l'operato dei suoi uffici. «La forma e i contenuti del manifesto sono talmente impersonali che non possono non essere condivisi da tutti. Questo perchè il manifesto nulla è di più se non la rappresentazione dei servizi erogati dalla Provincia di Cagliari. Che quindi non possono essere sospesi, neppure in campagna elettorale. Nell'interesse dei cittadini. Di tutti i cittadini che cercano lavoro. Evidentemente il problema del lavoro non è per il signor Farris una questione che deve vederci tutti impegnati, oltre le nostre appartenenze politiche. Nell'interesse dei disoccupati - aggiunge - non rimuoveremo i manifesti sul lavoro della Provincia di Cagliari. Se poi qualcuno volesse obbligarci, allora saremo costretti a ricordare che non esistono solo i manifesti della Provincia di Cagliari, ma anche quelli di tutte le amministrazioni pubbliche, dalla Regione al Comune di Cagliari. Che sono tanti. Personalmente non chiederemo che questi soggetti rimuovano la loro comunicazione istituzionale, ma se gli stessi lo chiederanno ufficialmente alla Provincia di Cagliari, allora ci vedremo costretti a fare altrettanto». Quanto a Piergiorgio Massidda, ieri - rendendo noto l'episodio dei falsi sms - ha denunciato l'utilizzo di «bassezze che avvelenano la campagna elettorale. Una campagna che dovrebbe essere invece giocata sulle idee e sui programmi nel solo interesse dei cittadini. Chiedere il sostegno economico in campagna elettorale è un metodo lecito e trasparente, che noi abbiamo però deciso di non utilizzare: quello che noi chiediamo è un sostegno coraggioso fatto di cuore e passione».
La chiave
Bossi e Sgarbi in arrivo a Cagliari
Anche il leader della Lega Nord Umberto Bossi arriverà a Cagliari per la campagna elettorale per le Provinciali. Il senatur appoggia la candidatura di Massidda, così come il critico d'arte Vittorio Sgarbi.