Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Levate i manifesti della Provincia»

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2010


Farris, il prefetto accoglie il ricorso. Milia: non li farò rimuovere

 Il prefetto: stop alla campagna della Provincia sul lavoro, i manifesti devono essere rimossi.

 Il prefetto di Cagliari accetta il ricorso del candidato del centrodestra Giuseppe Farris e ordina al candidato del centrosinistra Graziano Milia la rimozione immediata dei manifesti - affissi a Cagliari - con la pubblicità dell'attività istituzionale della Provincia. L'ente che Milia - presidente uscente - guida dal 2005. E lui, a stretto giro di posta, replica: non farò levare i manifesti, neanche se me lo ordinassero. La battaglia sulla campagna d'informazione sul lavoro, visibile sui muri della città da alcuni giorni, a due settimane dalle elezioni genera un incidente diplomatico fra Prefettura e Provincia.
Nel giorno in cui il candidato indipendente Piergiorgio Massidda denuncia: «Stanno girando sms a mio nome con la richiesta di un contributo, ma il riferimento bancario è falso». Bassezze, secondo Massidda, che gli starebbero creando non pochi problemi.
IL RICORSO «Il prefetto di Cagliari ha accolto il ricorso presentato da me martedì mattina», dichiara Farris. Il candidato del Pdl, dopo aver assistito all'affissione dei manifesti 6x3 «per attività di propaganda istituzionale in pieno periodo elettorale», presenta un ricorso urgente al prefetto e coglie l'obiettivo. «L'ordine del prefetto impone a Milia l'immediata rimozione dei manifesti recanti il logo della Provincia e il richiamo all'osservanza delle disposizioni di legge. Un fatto gravissimo - dice Farris - che prova il mancato rispetto della legalità da parte del presidente della Provincia uscente». Milia - conclude il candidato del centrodestra - «ha il dovere di informare subito i cittadini su quanto sia costata l'intera operazione pubblicitaria. Ma, soprattutto, dovrà spiegare a cittadini chi paga adesso la rimozione e con quali soldi».
LA REPLICA «Non mi pare che il manifesto rappresenti - proprio per il suo carattere impersonale - un implicito e riconoscibile appello al voto nei confronti del sottoscritto», sostiene Graziano Milia. Anzi, prosegue, «assolve pienamente quel carattere di stretta “utilità sociale” e di “efficacia” che deve connotare, sempre, l'operato delle pubbliche amministrazioni». I servizi erogati dalla Provincia di Cagliari, dice il presidente uscente, «non possono essere sospesi neppure in campagna elettorale. Nell'interesse di tutti i cittadini che cercano lavoro». Stupisce, sostiene Milia, «che il parere espresso dal ministero degli Interni non ritenga la promozione delle occasioni di lavoro, in una Regione che ha uno dei più alti tassi di disoccupazione, un'attività indispensabile». Pertanto, conclude, «nell'interesse di tutti i disoccupati, non rimuoveremo i manifesti sul lavoro della Provincia di Cagliari. Se poi qualcuno volesse obbligarci, allora saremo costretti a ricordare che non esistono solo i manifesti della Provincia di Cagliari, ma anche quelli di tutte le amministrazioni pubbliche, dalla Regione al Comune di Cagliari».
MESSAGGI SOSPETTI Il senatore Piergiorgio Massidda, candidato indipendente alla presidenza della Provincia di Cagliari, denuncia: «Da alcuni giorni girano su cellulari di amici e militanti, sms che inviterebbero a sostenere economicamente la campagna elettorale della mia lista», dice, «messaggi con il nostro mandatario elettorale e un iban sconosciuto». Chiedere il sostegno economico in campagna elettorale, sostiene il senatore, «è un metodo lecito e trasparente, che noi abbiamo però deciso di non utilizzare: quello che noi chiediamo è un sostegno coraggioso fatto di cuore e passione». Massidda - che questa mattina sarà al mercato di Monserrato - venerdì sera riceverà la visita del senatore della lega Nord Padania, Fabio Rizzi. L'incontro è in programma dopo le 20 nella sede del movimento, in via Sassari.
ENRICO PILIA

13/05/2010